
La Procura generale dello Sport, guidata dal prefetto Ugo Taucer, aprirà domani un'inchiesta dopo quanto emerso dalle intercettazioni telefoniche che vedono coinvolto l'attuale presidente della Federginnastica, Andrea Facci. Un'iniziativa legata alla pubblicazione di stralci delle oltre 300 pagine di intercettazioni della Procura di Monza - che a fine 2022 ha indagato sui presunti maltrattamenti subiti da due atlete della struttura di Desio - in cui sono emerse espressioni sessiste sull'atleta della ritmica Ginevra Parrini tra l'allora presidente della Fgi, Gherardo Tecchi, e il suo successore Facci - nella foto -, eletto lo scorso 1° marzo con il 98,7 per cento dei voti (era candidato unico).
La mossa della Procura generale era stata di fatto preannunciata dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, il quale, parlando della vicenda a margine di un evento (il Premio Asi Sport&Cultura) al Salone d'Onore, ha detto di aver chiamato Facci, «mi sembrava doveroso», ma di non voler «entrare nel merito della questione. Sarebbe un clamoroso errore perchè il Procuratore generale, come sua competenza, ha avviato una dinamica per ciò che riguarda le sue responsabilità». «Poi c'è un tema, legato a opportunità, aspetti etici e mediatici - ha proseguito Malagò -. Sapete che non sono certo io a giudicare da solo, c'è un organismo collettivo con tutto quello che questo implica: di conseguenza si faranno le giuste considerazioni e valutazioni».
Il n.1 dello sport italiano ha fatto sapere che nella chiamata con Facci questi «ha sostenuto di aver parlato con l'atleta e di essersi scusato e di essere stato equivocato».
Lo stesso Facci, contattato dal Corriere della Sera, che ha pubblicato le intercettazioni insieme a La Gazzetta dello Sport, aveva detto: «Ho sbagliato a usare quelle parole ed ho chiamato subito Ginevra Parrini per scusarmi direttamente con lei, una ginnasta bravissima che ha rappresentato l'Italia per diversi anni. Stiamo cercando di cambiare le cose e continueremo a farlo».
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