
È trascorsa anche la quarta notte da quando Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Gemelli venerdì 14 febbraio: nonostante il quadro clinico definito "complesso" per l'infezione polimicrobica, la situazione per adesso rimane stabile è la notte è stata "tranquilla" come filtra dal nosocomio romano. "Il Papa ha avuto una notte tranquilla, ha riposato, poi al risveglio ha fatto colazione e si è dedicato alla lettura di alcuni quotidiani, come fa regolarmente": lo ha dichiarato in tarda mattinata il direttore della Sala stampa vaticana, Matteo Bruni, sulle condizioni di salute del pontefice con nuove informazioni mediche che dovrebbero essere date nel tardo pomeriggio.
"A motivo delle condizioni di salute del Santo Padre, l'Udienza Giubilare di sabato 22 febbraio è annullata", ha aggiunto la sala stampa vaticana aggiungendo che domenica 23 febbraio la Santa Messa in occasione del Giubileo dei Diaconi "Papa Francesco ha delegato S.E. Mons. Rino Fisichella, Pro-Prefetto del Dicastero per l'Evangelizzazione, Sezione per le Questioni Fondamentali dell'Evangelizzazione nel Mondo".
Com'è il paziente Bergoglio
Anche se ha 88 anni e alcuni acciacchi tipici dell'età, Bergoglio è una roccia: è capitato in più occasioni che tenesse a "bada" i medici come dichiarato in un'intervista di quattro anni fa a un giornalista argentino. Due esempi su tutti: il primo è sempre datato e rimanda all'inizio del suo pontificato quando venne trovata una macchia scura in una radiografia al torace ma il Papa si rifiutò di sottoporsi a ulteriori accertamenti che definissero meglio la natura di quel problema con il radiologo che, perplesso, chiese al medico del Vaticano come intendesse procedere ricevendo per tutta risposta quanto segue. "Guardi, con il carattere che ha questo Papa, non si sorprenda se si alza e se ne va. Per ora è meglio se lasciamo perdere".
Il carattere del Papa
Nel corso dell'intervista di quattro anni fa Papa Francesco raccontò questo episodio con il sorriso sulle labbra spiegando al giornalista che poteva aver dato al medico "l'impressione di avere un brutto carattere". Il secondo esempio è la brutta bronchite che si trascina da settimane per portare a termine tutti gli impegni settimanali senza mai risparmiarsi davvero. Anche se Bergoglio ha sempre parlato di raffreddore quando chiedeva scusa ai presenti se non fosse in grado di leggere al meglio, in realtà era già qualcosa in più di un raffreddore destando non poca preoccupazione in chi lo circondava a Santa Marta. "Mi vogliono portare in ospedale ma sto meglio e preferirei farmi curare in casa", avrebbe detto venerdì scorso, poche ore prima di essere inevitabilmente ricoverato al Gemelli ma dopo aver concluso, in ogni caso, i suoi impegni programmati.
"Segnali positivi"
In questo quadro clinico complesso, comunque, ci sono segnali positivi e confortanti come l'assenza di febbre di ieri segnalata dal bollettino che è "un segnale positivo. Il Santo Padre è stazionario e questo ci lascia ben sperare. Bisogna però considerare l'età, 88 anni, in cui sappiamo c'è una maggiore fragilità e anche le diverse comorbidità che possono non giocare a suo favore. Si deve essere ottimisti ma con la cautela che si ha con gli anziani. Indubbiamente è molto ben curato e le analisi microbiologiche hanno portato ad isolare i germi responsabili della infezione respiratoria e questo ha sicuramente portato ad una terapia farmacologica endovenosa mirata e più efficace". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è stato il professor Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società italiana di malattie infettive e tropicali (Simit).
"L'isolamento, il riposo e il ricovero sono le altre strategie necessarie nel caso di una bronchite o polmonite complicata - sottolinea Andreoni - Quindi giusto sottolineare nel bollettino di ieri anche il fatto che sarà necessario prolungare la sua permanenza al Gemelli, perché una ricaduta potrebbe essere dietro l'angolo e il rischio di una complicazione cardiovascolare è assolutamente da evitare. Non è la gravità del problema respiratorio che preoccupa - conclude - nei casi di persone molto anziane ma sono gli scompensi che questo porta agli altri organi che devono essere evitati".
Rimosso un vescovo
Anche se ricoverato, Papa Francesco lavora senza sosta dalla sua stanza al decimo piano: questa mattina ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Baie-Comeau, in Canada, presentata da monsignor Jean-Pierre Blais nominando come nuovo vescovo padre Pierre Charland,
finora ministro provinciale dei Francescani del Canada. Monsignor Blais, 75 anni, fa parte dell'elenco degli aggressori sessuali depositato nell'ambito della class action contro l'arcidiocesi del Quebec.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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