La notizia l'ho sentita negli studi di La7 ospite del programma di Myrta Merlino, L'aria che tira.
Nessun negazionismo, nessuna sottovalutazione, nessuna rivoluzione contro le regole del distanziamento sociale. Tutti con l'amuchina e con le mascherine, anche con il ridicolo degli orari variabili.
Ogni democrazia ha le sue ombre, anzi, la sua Ombra. La battaglia fra trasparenza e opacità non è quella tra due forze distinte e manichee, perché verità e mistero sono in un perenne rapporto dialettico.
Una volta avevamo i Fab Four, ora ci ritroviamo i Frugal Four, che nel frattempo sono diventati cinque ma la battuta ormai era scritta
Obsolescenza delle parole. È un fenomeno che conoscono bene i filosofi dei social ma anche i politici che ci governano.
La verità mi fa male lo sai, cantava Caterina Caselli. Forse Proust aveva ragione, le canzoni sono la storia sentimentale di un popolo.
Chissà quante volte si sarà rivoltato nella tomba Machiavelli, zero reincarnazioni del suo Principe sul suolo italico e la cosa pubblica in mano a principi e principini che si fanno guidare dagli algoritmi
L'epidemia ha un'intelligenza politica? In senso stretto no, in senso storico sì. Nessuna peste ha lasciato un tessuto sociale come l'ha trovato