Lunedì l'incontro tra Burns e Baradar. L'intesa tra Usa e i talebani prima del G7
![La trattativa segreta tra la Cia e il mullah. Il summit dei Grandi col destino segnato](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/sm/public/foto/2021/08/24/1629779719-axtyds66ih-v5qklbrxq-lapresse.jpeg?_=1629779719)
Lunedì l'incontro tra Burns e Baradar. L'intesa tra Usa e i talebani prima del G7
Per concedere tempo le milizie chiederanno i fondi della Banca Mondiale e lo sblocco dei beni congelati I rischi dell'opzione militare. G7 in salita
È un G7, ma l'attenzione sarà tutta per quel G20 a presidenza italiana che a settembre consentirà all'Occidente di confrontarsi con Cina e Russia, unici veri interlocutori dell'incognita talebana
Arrivati a Kabul i leader più estremisti. Ma senza un giorno "inclusivo" a rischio legittimazione e fondi internazionali.
A Kandahar e Qalat le milizie sfilano con le armi americane. Nelle loro mani 40 Black Hawk e droni, 2 mila carri armati, 16 mila visori, 600mila armi automatiche. Usa pronti a bombardare i depositi.
Il generale che comandò il contingente italiano a Kabul: "Afghani braccati, mi si stringe il cuore. Salvarli non è facile. Le rivolte mi danno fiducia Al Panshir serve l'appoggio internazionale"
Da Jalalabad ad Asadabad fino a Kabul: nelle strade con il vessillo nazionale. Le milizie reprimono nel sangue. Ma la miccia della rivolta è accesa.
C'è il teologo del martirio che ha offerto il figlio a un attacco suicida, il comandante di un gruppo terrorista e il figlio del mullah Omar. Che guideranno da lontano un esecutivo farsa
"Onestamente mi sento sicuro. Forse non durerà, ma per ora è così. Se escludi l'aeroporto la situazione qui a Kabul è tranquilla. Le perquisizioni casa per casa di lunedì mattina si sono concentrate in tre quartieri"
Scarcerati migliaia di seguaci di Al Qaeda e Isis. Ai talebani gli armamenti forniti da Washington negli anni. La guida di Baradar, ex vice del mullah Omar, liberato dagli Stati Uniti e capo delegazione a Doha