"Ho pensato al suicidio". Il ritorno di Harry e Meghan in pubblico

I duchi di Sussex hanno rilasciato una nuova intervista, non senza polemiche, a pochi giorni dall’uscita della biografia di Kate Middleton

"Ho pensato al suicidio". Il ritorno di Harry e Meghan in pubblico

Harry e Meghan sono tornati sotto i riflettori per una nuova intervista in cui hanno raccontato della loro famiglia, dei progetti e anche del passato. Stavolta non hanno svelato nulla di inedito, nessun aneddoto sensazionalistico. Per presentare la loro nuova iniziativa filantropica, al contrario, si sono concentrati su un tema già affrontato in passato, anche da un punto di vista personale, negli anni scorsi: il bullismo, con particolare attenzione alla sua variante online, il cyberbullismo. Come spesso accade quando ci sono di mezzo i duchi di Sussex, però, l’intervista ha suscitato non poche polemiche.

Trauma da social media

Il 4 agosto 2024, giorno del 43esimo compleanno di Meghan Markle, il programma Cbs Sunday Morning ha mandato in onda la nuova intervista (registrata) concessa dai Sussex a Jane Pauley. Durante la chiacchierata i duchi hanno rivelato i loro prossimi viaggi e le iniziative in preparazione. Tra queste ce n’è una a cui Meghan terrebbe moltissimo e che l’ha riportata con la mente a ricordi spiacevoli: il progetto “The Parents Network”, studiato con la Archewell Foundation e già avviato negli Stati Uniti, in Canada e nel Regno Unito per dare sostegno alle famiglie di bambini che hanno subìto traumi a causa dei social media. Pauley ha chiesto a Meghan di raccontare la sua esperienza in merito. La duchessa ha ammesso di aver trovato una sorta di “fil rouge” tra ciò che le è accaduto e le storie dei bambini vittime di cyberbullismo: “Quando si attraversa qualunque livello di dolore o trauma, credo che parte del nostro viaggio verso la guarigione, di certo parte del mio, sia riuscire a essere davvero aperti. Non ho davvero scalfito la superficie per quel che riguarda la mia esperienza, ma penso che non vorrei mai che qualcun altro si sentisse in quel modo, non vorrei mai che qualcun altro avesse quel tipo di intenzioni e non vorrei mai che qualcun altro non fosse creduto”.

“Non volevo più essere viva”

In queste parole è evidente il riferimento di Meghan al bullismo che avrebbe subìto da quando ha messo piede alla corte britannica. Episodi raccontati diverse volte. La prima nel 2019, durante il documentario di Itv “Harry and Meghan. An African Journey”. In quell’occasione, riferendosi alle pressioni esercitate dai media e alla difficoltà di adattarsi alla vita da royal, la duchessa affermò: “Esisto ma non vivo… non sto troppo bene”. Nell’intervista a Oprah Winfrey, nel marzo 2021, Meghan si spinse oltre, rivelando: “A quel tempo mi vergognavo di dirlo e mi vergognavo ad ammetterlo con Harry. Ma sapevo che, se non lo avessi detto, allora lo avrei fatto. Non volevo più vivere. Era un pensiero chiaro, reale, spaventoso e costante… Pensavo che sarebbe stata una soluzione per tutti”. Nel marzo 2024, infine, durante il panel “Breaking Barriers, Shaping Narratives. How Women Lead On and Off the Screen”, in Texas, la duchessa ricordò: “La maggior parte del bullismo e degli abusi che ho sperimentato sui social media e online è avvenuto quando ero incinta di Archie e Lili. Ci pensi, cerchi di spiegarti perché le persone sono così odiose. Non è dispettoso, è crudele”.

“Perché non se ne fa una ragione?”

Nell’intervista alla Cbs Meghan ha detto una frase che suonerebbe anche come un’ulteriore accusa alla royal family: “Non vorrei mai che qualcun altro non fosse creduto”. Infatti nel documentario “Harry & Meghan” (2022) la duchessa sostenne di aver espresso il desiderio di farsi aiutare, ma sarebbe stata ostacolata dall'istituzione , molto più preoccupata di un possibile scandalo. Il principe rincarò la dose: “Sapevano quanto fosse grave”, ma “pensavano: ‘Perché non lo accetta?, intendendo: ‘Tutti gli altri lo hanno fatto, perché lei no?’”.

“Se salverà qualcuno…”

Ai microfoni della Cbs Harry e Meghan hanno usato toni più pacati e controllati. Eppure nel loro discorso spuntano ancora le recriminazioni contro la Corona: sempre le stesse, pronunciate con quella velata punta d’astio che non lascerebbe grande spazio ai dubbi per quel che concerne una futura riconciliazione con i Windsor. La duchessa, dopo aver superato le conseguenze del bullismo, vorrebbe ergersi a paladina dei diritti delle vittime di questa piaga sociale e durante l’intervista ha dichiarato: “Se il fatto di raccontare ciò che ho superato salverà qualcuno o incoraggerà qualcuno nella sua vita a controllare davvero, concretamente come si sente e non supporre che tutto vada bene solo perché l’apparenza è buona, allora ne sarà valsa la pena…”. Tuttavia pare di intuire che anche questo possa essere un messaggio per la famiglia reale. Come se Meghan volesse dire: “Non mi avete piegato. Io ce l’ho fatta e sono ancora qui”.

I timori per Archie e Lilibet Diana

“I nostri figli sono piccoli, hanno tre e cinque anni. Sono meravigliosi. Ma tutto ciò che vogliamo fare come genitori è proteggerli”, ha spiegato Meghan alla Cbs, proiettando la sua esperienza con il web anche sui giovani, perché nessuno può dirsi davvero al sicuro dai pericoli della vita virtuale: “Quando vediamo ciò che sta accadendo online, sappiamo che c’è molto lavoro da fare e siamo felici di poter essere parte del cambiamento positivo”. Harry ha sottolineato che anche i genitori più attenti potrebbero non rendersi conto dei rischi “di un possibile suicidio”. Inoltre la vicinanza non è una garanzia di sicurezza: “Parliamo sempre dei vecchi tempi, quando i figli erano sotto il tuo stesso tetto e tu sapevi cosa stessero facendo. Almeno erano al sicuro, giusto? E ora potrebbero essere nella stanza accanto con un tablet o un telefono ed essere risucchiati da queste distrazioni. E prima che tu lo sappia, in 24 ore, potrebbero togliersi la vita”, ha affermato il principe. Meghan, sulla stessa lunghezza d’onda, ha invitato tutti a chiedersi: “Cosa accadrebbe se fosse mia figlia, o se fosse mio figlio?”.

La collana da 17mila euro

Meghan Markle ha fatto del glamour e dell’eleganza la sua cifra. Per l’intervista alla Cbs ha scelto un outfit sobrio ma raffinato. Anche stavolta, però, qualcuno ha criticato in modo più o meno indiretto il suo stile, confrontando l’apparente discrezione dell’abito con i prezzi non sempre contenuti. La duchessa ha indossato un completo in lino di Ralph Lauren color cipria da 1900 dollari ha riportato il magazine Hello. Impossibile non notare l’orologio Cartier che apparteneva a Lady Diana e l’anello di fidanzamento. A stupire i tabloid, però, è stato il collier “Just un Clou” in oro giallo e 57 diamanti, sempre di Cartier, da 16mila dollari, già sfoggiato da Meghan in altri eventi come, per esempio, alla cerimonia d’apertura degli Invictus Games nel 2022.

L’intervista dopo il libro di Kate

La diffusione dell’intervista tre giorni dopo la pubblicazione della biografia di Kate Middleton scritta da Robert Jobson, “Catherine. La Principessa del Galles”, ha sorpreso i tabloid. Probabilmente, però, in questo caso si è trattato solo di una coincidenza: in fondo il 4 agosto è il compleanno di Meghan ed era abbastanza scontato che eventuali novità sui progetti dei Sussex venissero rese pubbliche proprio quel giorno, come una sorta di omaggio alla duchessa.

Prossimo viaggio: Colombia

In realtà la vera polemica starebbe nel prossimo tour non royal di Harry e Meghan. Verso la fine dell’anno la coppia sarà in Colombia su invito della vicepresidente Francia Marquez. I duchi visiteranno, come specificato nell’annuncio dello scorso 1° agosto, Bogotà, Cali e Cartagena de Indias. Ci sarebbe solo un piccolo dettaglio: lo scorso luglio, nella prima intervista dopo la causa contro il Mirror, a “Tabloids On Trial” su ITV, Harry ha dichiarato che per Meghan sarebbe rischioso tornare nel Regno Unito: “È ancora pericoloso e…basta una persona che legge queste cose e agisce in base a quanto ha letto, che sia un coltello, oppure acido, qualunque cosa sia e queste cose sono davvero preoccupanti per me. È una delle ragioni per cui non riporterò mia moglie in questo Paese”. I giornali hanno fatto notare che la Colombia non sarebbe più sicura del Regno Unito, benché siano stati diversi passi avanti per rendere ancora più accogliente questo affascinante Paese. Parrebbe di scorgere una contraddizione tra le parole del duca e la scelta della meta per il non royal tour.

Nessun invito per Balmoral

Il tipo di pericoli di cui ha parlato Harry non esiste solo nel Regno Unito. Data la situazione con i Windsor, però, potremmo ipotizzare che tutta questa apparente acredine sia l’espressione concreta della faida familiare ancora irrisolta. Una storia che si trascina da anni e che si sarebbe arricchita di nuovi capitoli: lo scorso giugno i tabloid avevano riportato la notizia secondo cui Carlo III avrebbe invitato Harry e Meghan a Balmoral per l’agosto 2024. Stando al People, invece, questo invito non sarebbe mai partito. Non solo: il Re sarebbe rimasto molto deluso dalle dichiarazioni del figlio in merito alla presunta mancanza di sicurezza nel regno, al punto da aver iniziato a rifiutare le sue chiamate ed evitare di rispondere alle sue lettere. Un amico di Harry ha dichiarato al People: “[Carlo] si è reso irreperibile. Non risponde alle telefonate [del duca]”. Il principe, invece, continuerebbe a essere “spaventato” per la questione relativa all’incolumità della sua famiglia a Londra, ha detto un insider “e sente che l’unica persona in grado di fare qualcosa è suo padre”. Ma una fonte di Palazzo ha precisato che tali affermazioni sarebbero “totalmente sbagliate”.

“Completo silenzio”

Da una parte ci sarebbe Sua Maestà, amareggiato dal comportamento del secondogenito. Dall’altra Harry, “determinato a proteggere a tutti i costi la sua famiglia”, ha detto un altro insider.

Tra i due, come ha confermato l’amico del principe al People, un muro di “completo silenzio”. Ora i Sussex sono concentrati sulle loro nuove iniziative e forse poco interessati a un viaggio fino a Balmoral, ma la situazione tra Sussex e Windsor è a un punto morto e viene da chiederci quanto ancora potrà durare.

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