- Una coppia di lupi nel Salento ha sbranato un cane mentre lì vicino giocava una bambina. Il primo che urla “non provate ad abbatterli” lo mando in pasto ad un branco. Se sono pericolosi, vanno eliminati. Punto.
- L’ex presidente dell’Argentina, Alberto Fernandez, è stato accusato dalla moglie (ormai ex) di violenza domestica: le foto mostrano l’ex first lady, Fabiola Yanez, con ematomi ed occhi neri. Roba da far inorridire le femministe di tutto il mondo. “Mi hai picchiato per tre giorni di seguito”, avrebbe detto lei. “Mi colpisci continuamente, sei pazzo”. Ora, garantismo sempre. E aspetteremo l’eventuale condanna. Ma Fernandez era il paladino della parità di genere, l’idolo della sinistra di chi avrebbe voluto fermare Javier Milei per impedire a mr Afuera di arrivare al potere. Provate a immaginare cosa sarebbe successo se a pestare la compagna fosse stato quel “pazzo”, così lo chiamano, di Milei. Oggi sarebbe sulle prime pagine di tutti i quotidiani online italiani. Invece, Fernandez, lo nascondono piccolino piccolino. Quasi introvabile.
- La protesta del Settebello contro arbitri e giuria è clamorosa, forse poco olimpica, ma spettacolare. Una contestazione o scandalizza oppure risulta inefficace come uno sciopero del venerdì. Bravi forse no, ma coraggiosi sì.
- CasaPound, vi piaccia o no, partecipa alle elezioni dal 2013. Hanno provato più volte a scioglierla, ma non ce l’hanno fatta. Non ne faccio l’elogio, però mi limito a tenere presente che -nonostante esista dal 2008- il presunto pericolo nero non è mai sconfinato nel ritorno del partito fascista. Quindi cascano le braccia quando Laura Boldrini e l’Anpi lanciano una petizione per impedire la festa nazionale di Grosseto e per chiederne lo scioglimento. Laura, ti prego, basta. Così l’elettore si annoia.
- Allora, io capisco il tiro al piattello contro Kremnev, il capo russo dell’Iba. Non lo conosco, dunque non mi sbilancio. Non pare un santo, visto che avrebbe dei precedenti, sarebbe amico di Putin e avrebbe fatto fortuna nel mondo delle scommesse. Però, dico però, chi accusa l’Iba di essere diventata ricca grazie a Gazprom, lasciando intendere che la cosa sarebbe sospetta, forse non sa (o finge di non ricordare) che Gazprom ha finanziato con la pubblicità anche la Champions League di calcio fino all’altro ieri.
- La finale di Imane Khelif forse, dico forse, spegnerà anche le polemiche
sugli atleti Dsd. Come per Semenya, torneranno a parlarne solo coloro che si interessano di atletica.- Cristina Seymandi che scrive un libro dopo la storiaccia delle corna no. Vi prego, no.
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