Nelle scorse settimane alcune immagini che ritrarrebbero dei bambini palestinesi morti nella Striscia di Gaza sono state visualizzate e condivise da milioni di persone sui social. Quelle foto, tuttavia, erano false: si trattava di immagini generate dall'intelligenza artificiale. Non è la prima volta che accade durante la guerra in Israele. E non sarà di certo l'ultima. Nel frattempo, i software di intelligenza artificiale stanno diventando sempre più bravi e precisi: gli algoritmi vengono costantemente aggiornati e di conseguenza migliorati. Come possiamo arginare questo fenomeno? Ormai potrebbe essere troppo tardi.
L'esercito israeliano ha scoperto la presenza di armi all'interno di una struttura civile. I soldati sul luogo sostengono si trattasse di un asilo dove i terroristi di Hamas conservavano il loro arsenale di bombe e munizioni. "Potete vedere la cucina dell'asilo qui", dice il militare delle Idf nel video condiviso sui social. "Sopra l'armadio e sotto il letto che abbiamo girato – prosegue – abbiamo trovato due esplosivi molto grandi, una carica cava che si attacca a un carro armato e due sacchi pieni di munizioni, ciascuna del peso di 15-20 kg per un kalashnikov". Nell'edificio erano stati nascosti anche dei proiettili per i lanciarazzi al Yassin 105, una tipologia di Rpg artigianale costruita dalle brigate al Qassam, l'ala militare di Hamas.
Mohamed Juma Al Musharrkh,. Chief Executive Officer of Invest in Sharjah, racconta a Il Giornale come l'emirato offra ottime opportunità per le aziende italiane. Dalla manifattura al turismo tutti i progetti che possono coinvolgere il nostro Paese.
Giovanni Bozzetti, presidente EFG Consulting, racconta a Il Giornale la centralità dell'Emirato di Sharjah, un centro di sviluppo in cui l'Italia si può ritagliare uno spazio di primo piano.
Le Forze di difesa israeliane hanno condiviso un video di com'era prima e com'è adesso l'area dell'impatto dell'ordigno che ha colpito l'ospedale Al Ahli a Gaza City. Le Idf, servendosi di immagini dall'alto girate con un drone, sostengono che non essendoci né un cratere né danni agli edifici circostanti non possa essere stato un loro missile a causare l'esplosione e la conseguente morte di centinaia di civili palestinesi. Se si fosse trattato di un'arma israeliana, spiega l'esercito di Tel Aviv, non si sarebbe sviluppato soltanto un incendio in un parcheggio antistante, ma si sarebbe appunto formato un evidente e ampio buco nel terreno, come in altri attacchi di cui Israele è responsabile. Secondo le Idf, l'ospedale sarebbe stato distrutto da un razzo del Jihad Islamico, movimento islamista alleato di Hamas e attivo sulla Striscia di Gaza. La ricostruzione approfondisce così la versione iniziale di Tel Aviv, che ieri sera aveva reagito dichiarando – attraverso i suoi militari – che avrebbe indagato sugli eventi di Gaza City. "Il mondo intero dovrebbe saperlo: sono stati i brutali terroristi di Gaza a colpire l'ospedale di Gaza, non l'IDF. Chi uccide brutalmente i nostri figli uccide anche i propri figli", ha commentato il primo ministro Benjamin Netanyahu. Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden si è detto "indignato" per l'accaduto e ha dato mandato ai membri del team per la sicurezza nazionale della Casa Bianca di indagare per capire cosa è successo. (Israel Defense Forces)
L'esercito israeliano ha pubblicato l'audio di una conversazione tra un ufficiale dell'intelligence militare e un abitante di Jabalya, città palestinese a nord di Gaza. "Ascoltate questa telefonata. Un residente di Gaza che cerca di evacuare verso sud racconta a un ufficiale dei servizi segreti delle Idf che Hamas non lo lascia partire", scrivono le forze armate nella didascalia pubblicata su X. "Stanno impedendo alle persone di andarsene", dice il cittadino palestinese all'inizio della chiamata. "Mi dica esattamente dove l'hanno fermata", risponde l'agente israeliano. "Quelli che sono qui vicino all'agenzia, ci stanno prendendo i documenti e le chiavi della macchina", replica l'abitante di Gaza. "Di chi sta parlando? Del movimento, di Hamas?", domanda l'ufficiale. "Sì, sì", conclude il civile. Israele ha denunciato il comportamento dei terroristi islamici che starebbero creando posti di blocco stradali per non consentire agli sfollati di riparare verso sud, come indicato dalle Idf che hanno annunciato l'apertura di alcuni corridoi per evacuare la popolazione. Il presidente Usa Joe Biden ha confermato che il suo Paese, in coordinamento con le Nazioni Unite, l'Egitto, la Giordania, Israele e altri nella regione, è al lavoro per garantire ai civili innocenti l'accesso all'acqua, al cibo e alle cure mediche.
Il generale israeliano Itai Veruv ha raccontato ai giornalisti stranieri entrati nel kibbutz di Kfar Aza liberato dalle Idf l'orrore che lui e i suoi uomini hanno visto quando hanno ripulito l'area occupata dai terroristi di Hamas. "Potete vedere i bambini, le loro madri e padri, nelle loro camere da letto, nei loro rifugi protetti e come i terroristi li hanno uccisi: non è una guerra. È qualcosa che non ho mai visto in vita mia", ha commentato il militare visibilmente provato dall'esperienza vissuta. Secondo l'esercito israeliano, in questo kibbutz sono state uccise 200 persone, di cui, scrivono i media israeliani, 40 bambini decapitati.
L'ambasciatore tedesco e dell'Ue in Palestina, Sven Kuhn von Burgsdorff, è tornato al centro del dibattito su Israele. Lo scorso luglio il diplomatico europeo aveva pubblicato un video che lo ritraeva volare su un deltaplano vicino Gaza. Il post aveva fatto insorgere il governo di Tel Aviv, che aveva protestato platealmente contro l'iniziativa di von Burgsdorff. "A Gaza puoi volare, andare in kayak, andare a cavallo, nuotare, fare surf... tutto è possibile a Gaza! Quando la Palestina sarà liberata e Gaza sarà liberata, potrai fare proprio come me. Ecco perché l'ho fatto, per mostrarti la strada", si legge sull'account istituzionale della missione Ue. Parole e immagini che dopo l'incursione di Hamas coi deltaplani in territorio israeliano suonano come una beffa. Funzionari delle intelligence occidentali sostengono che i miliziani palestinesi siano stati addestrati fuori da Gaza a usare i parapendio a motore, probabilmente in Iran.
Hamas ha pubblicato sui suoi canali un nuovo video che mostra un drone pilotato dai terroristi palestinesi mentre sgancia una bomba su un'ambulanza impegnata a prestare soccorsi sulla striscia di Gaza. A bordo del veicolo si trovavano alcuni militari che sono rimasti feriti.
In un filmato diffuso da Hamas, si vede un drone guidato dai terroristi palestinesi sganciare un ordigno su un carro armato israeliano Merkava Mk4.