Nel centro di Barcellona, Open society, la discussa fondazione filantropica del miliardario americano George Soros, ha sede in un antico orfanotrofio delle suore che non esiste più. L’ebreo ungherese sopravissuto al nazismo e al comunismo sovietico è diventato uno degli uomini più ricchi al mondo e spende quasi un miliardo di dollari l’anno in nome di libertà e diritti umani secondo i suoi fan. Per interferire negli affari interni di paesi stranieri che non gli vanno a genio come la Russia di Putin e favorire l’invasione dei migranti è il parere dei detrattori. Jordi Vaquer, il giovane direttore catalano di Open society foundation nel vecchio continente, è l’uomo di Soros in Europa. In un’intervista esclusiva al Giornale alza il velo sulla controversa filantropia del miliardario Usa (Riprese e montaggio di Matteo Canzano)
Nel centro di Barcellona, Open society, la discussa fondazione filantropica del miliardario americano George Soros, ha sede in un antico orfanotrofio delle suore che non esiste più. L’ebreo ungherese sopravissuto al nazismo e al comunismo sovietico è diventato uno degli uomini più ricchi al mondo e spende quasi un miliardo di dollari l’anno in nome di libertà e diritti umani secondo i suoi fan. Per interferire negli affari interni di paesi stranieri che non gli vanno a genio come la Russia di Putin e favorire l’invasione dei migranti è il parere dei detrattori. Jordi Vaquer, il giovane direttore catalano di Open society foundation nel vecchio continente, è l’uomo di Soros in Europa. In un’intervista esclusiva al Giornale alza il velo sulla controversa filantropia del miliardario Usa (Riprese e montaggio di Matteo Canzano)
Come nella notte di Capodanno di 16 anni fa, il pensiero di Putin, in occasione del tradizionale messaggio di auguri al popolo russo, è andato ai militari che si trovano al fronte - "Soprattutto oggi desidero congratularmi con i nostri soldati che stanno combattendo contro il terrorismo internazionale, che difendono gli interessi nazionali della Russia all'estero, dimostrando volontà, determinazione e carattere. Di queste qualità abbiamo bisogno noi tutti, sempre, ovunque e in ogni caso" - e pure a quelli che hanno combattuto contro Hitler durante la Seconda Guerra Mondiale: "Nel 2015 che sta per terminare abbiamo celebrato il 70° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica. La nostra storia, l'esperienza dei padri e dei nonni, la loro unità in tempi difficili e la forza di spirito sono un grande esempio per noi. Ci hanno aiutato e ci aiuteranno a rispondere in modo adeguato alle sfide moderne" (Filmato per gentile concessione di Irina Osipova)
Il comandante del contingente italiano ad Herat, il generale Mauro D'Ubaldi, augura buon Natale agli italiani: "Imparate ad essere una squadra come lo siamo noi"
Un video pubblicato dal sito internet iraniano "al Alam" mostra le forze irachene entrare nella città di Ramadi (Video da "Al Alam")
In tarda mattinata, in piazzale Cadorna, un gruppo di immigrati ha costretto una donna che chiedeva l'elemosina a spostarsi per non fare concorrenza a un loro amico: "Qui non puoi stare, è zona nostra"
I militanti d'Area commemorano i loro caduti tra canti e poesie. E un coro di fiaccole che illumina il piazzale della chiesa dei santi Nereo e Achilleo
Le eliche sparano sassi, erba e sterpi. Ci avviamo il più velocemente possibile a bordo dell’NH90. Siamo dentro. L’esercitazione è conclusa. Tutto è andato per il meglio. Ci stacchiamo da terra
All’improvviso si sentono i primi colpi. Si avviano verso la base. Eliminano ogni elemento pericoloso. Entrano. Sparano. Bonificano l’intera zona.
Mentre ci avviamo verso i boschi incappiamo in un masso posto sulla strada. Un caso? O è un’imboscata? Altri 50 metri, altri due sassi. Poi i colpi degli spari. Il rallista prova a fare fuoco, ma niente. In un attimo i paracadutisti escono dal bosco, controllano uno per uno tutti i mezzi