Maurizio Faraboni

Foto profilo di Maurizio Faraboni

Nato a Novara nel 1972 e dopo gli studi superiori ha deciso di dedicarsi alla fotografia. Inizia come assistente di un grande fotografo noto al mondo come Monty Shadow, con il quale ha fatto campagne pubblicitarie a livello mondiale. Poi diventato assistente di Wahb Mabkhout, stravagante e geniale fotografo di origini marocchine. Con lui ha modo di fotografare le più famose top model di fine anni ’90.

Appassionato da sempre alle culture del mondo e ai viaggi, si dedica quindi al reportage. Lavora in molti paesi dell’Africa, su un progetto durato 10 anni riguardante i malati di lebbra, ma anche in Medio Oriente, Europa dell’est, Sud America e Caraibi. Dall’aprile 2015 collabora con il Giornale.it e Gli occhi della guerra. Per loro ha documentato il viaggio dei migranti dalle coste turche fino all’Europa e svolto  un reportage sulla condizione delle donne in India.

I suoi ultimi lavori sono sulla contaminazione ambientale in Rep.Dominicana, dove nel Pueblo Viejo di Cotuì, la ditta canadese Barrick Gold sta estraendo oro da anni, avvelenando i fiumi con mercurio e cianuro, e sugli “schiavi” haitiani comprati per tagliare canna da zucchero.

Abbiamo camminato per ore nei boschi sulle tracce dei migranti disposti a tutto pur di arrivare alla Germania. Scoprendo che il muro dei magiari è tutt'altro che impenetrabile

Maurizio Faraboni
I profughi forzano il muro di Orbàn

Malati di lebbra nel villaggio di Paraku (Benin) e in quello di Sowane (Senegal). Spesso abbandonati a loro stessi, curati solo grazie all'impegno di pochi medici e infermieri in centri dove mancano perfino i materiali di prima necessità, gli "hanseniani" vivono esistenze isolate, lontani dagli occhi di tutti. In Italia la parola lebbra - considerata la più antica malattia del mondo - suscita ancora tanto allarme, tanto che una legge ha stabilito che i malati si devono chiamare hanseniani e non lebbrsi

Maurizio Faraboni
La tragedia cancellata

Dopo giorni di attesa sotto il sole alla stazione di Idomeni, i migranti passano la frontiera con la Macedoni a gruppi di cinquanta. La polizia greca ci informa che ogni giorno attraversano il confine dalle tre alle quattromila persone. Foto di Maurizio Faraboni

Maurizio Faraboni
I profughi entrano in Macedonia
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