Spaccio sulla linea 56, prostituzione all'uscita delle scuole, furti e rapine, minacce e risse, abusivi, clandestini e l'apertura di una moschea. Benvenuti in via Padova
![Spaccio, trans e rom: ecco il Bronx di Milano](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/sm/public/foto/2015/07/23/1437662714-progetto-720.00-16-03-04.still006.jpg?_=1437662714)
Spaccio sulla linea 56, prostituzione all'uscita delle scuole, furti e rapine, minacce e risse, abusivi, clandestini e l'apertura di una moschea. Benvenuti in via Padova
L'ipotesi della moschea in via Padova diventa certezza e si scatena l'ira dei cittadini. "Ci manca solo la moschea! Se la fanno noi la bruciamo". La testimonianza esasperata della portinaia di via Esterle, una traversa "difficile" di via Padova.
La trans Federica, nota nella zona di via Padova, racconta la sua terribile quotidianità tra aggressioni, minacce e degrado. Vive in via Arquà dove gli stabili ormai fatiscenti sono occupati abusivamente da stranieri soprattutto egiziani. Poi, a telecamere spente riusciamo a parlare con un autista della linea 56 che ci rivela gli spostamenti degli spacciatori lungo la tratta: Piazzale Loreto, via Padova fino a piazza Argentina. Ogni etnia ha la sua zona di spaccio.
Via Padova, una via lunga quattro chilometri completamente fuori controllo. Ecco le voci di residenti e commercianti e le immagini inquietanti dell'ultima rissa accaduta pochi giorni fa che ha portato alla devastazione di una quarantina di macchine.
Il primo cittadino di Pietrasanta scrive una lettera aperta al Prefetto di Lucca, stufo dei continui furti nelle case e degli extracomunitari che affollano le spiagge. E auspica la presenza dell'esercito
È stata creata da Andrijano Dzeladin, giovane rom di origini macedoni. Trasmette in streaming sul modello della Cnn e vuole abbattere i pregiudizi
Sono padri separati, anziani, pensionati, imprenditori caduti in disgrazia. Nella capitale è boom di famiglie italiane che dormono in roulotte
Il mandato del presidente Enrico Rossi e della sua giunta costerà 8 milioni e mezzo di euro. Tra figli e nipoti d'arte, ex assessori e dirigenti di Provincia, tutto fa brodo