La grande moschea nella città vecchia di Mosul è stata ridotta a macerie pochi giorni fa. Ma la riconquista ha un valore simbolico. Proprio qui, tre anni fa, al Baghdadi fondò lo Stato islamico
Con il ponte sul Tigri chiuso, gli iracheni sono costretti ad arrangiarsi. Per attraversare il fiume l'unica soluzione è aspettare l'aiuto delle imbarcazioni dei militari
Da un lato i soldati che avanzano per riprendere la Mosul in mano al Califfo, dall'altro i civili che se ne allontano. Mentre i jihadisti provano a tenere la città, spesso descritta come la "capitale dell'Isis in Iraq", i pastori iracheni se ne allontanano con i loro armenti.
È ridotta in macerie la chiesa di Al-Amdaniyah, nella provincia irachena di Ninive. Il capoluogo Mosul è in questi giorni al centro di una grossa operazione militare che mira a sottrarla all'Isis, che ha conquistato la città nell'estate del 2014, durante una operazione lampo
I profughi della battaglia di Mosul ospitati nel campo di Qayyara
Proseguono le operazioni per la liberazione di Mosul dall'occupazione del sedicente Stato Islamico. La seconda città dell'Iraq, nella provincia settentrionale di Niniveh, è l'ultima grande roccaforte del Paese in mano all'Isis
Gli uomini dello Stato islamico hanno diffuso le immagini del loro ultimo atto vandalico: la distruzioni delle lapidi di un cimitero cristiano
Un manipolo di miliziani del sedicente Stato islamico ha distrutto opere di grande valore in due siti museali nell'area di Mosul, dove un tempo si trovava l'antica Ninive, capitale degli assiri. Alcune opere erano riproduzioni, dicono gli esperti, ma i danni sono incalcolabili