Incurante del pericolo, pur ignorando se si trattasse di una pistola vera, la 38enne Alessandra Ledda ha affrontato il rapinatore, mettendolo in fuga
Le immagini, girate dall'interno del furgone, dell'assalto a un portavalori avvenuto questa mattina in provincia di Sassari. Un commando di banditi ha effettuato l'azione lungo la strada statale 131, all'altezza del bivio per Siligo. Nelle immagini si vede il momento in cui i rapinatori bloccano il mezzo e costringono a scendere le guardie giurate a bordo minacciandole con le armi. I malviventi hanno poi aperto il fuoco e dato alle fiamme un mezzo. Uno dei rapinatori, a quanto si apprende, sarebbe morto nell'azione, mentre due guardie giurate sarebbero ricoverate con gravi ferite. Il commando si è dato alla fuga, inseguito dai carabinieri della Compagnia di Bonorva. La statale è bloccata in entrambe le direzioni.
Nella prima mattinata odierna la Polizia di Stato e la Polizia Penitenziaria hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti della compagna di Giuseppe MASTINI, alias Johnny lo Zingaro, e di altri tre soggetti sassaresi, tutti ritenuti responsabili del reato di “procurata evasione”Com’è noto, infatti, lo scorso 15 settembre, personale delle Squadre Mobili di Sassari e Cagliari, in collaborazione con il S.C.O. e il Nucleo Investigativo Centrale (N.I.C.) della Polizia Penitenziaria, aveva individuato e tratto in arresto MASTINI - detenuto presso la Casa Circondariale di Sassari, con fine pena mai - che si era reso irreperibile in data 05.09.2020, al termine di un permesso premio di gg. 10 concessogli dal Magistrato di Sorveglianza di Sassari.La latitanza di “Johnny lo zingaro” era durata appena 10 giorni. Infatti, dopo poco tempo dalla fuga, al termine di una capillare attività investigativa condotta dai citati Uffici, supportata da tecnici del Servizio Polizia Scientifica, si era giunti all’individuazione del sito in cui si era rifugiato il MASTINI, nell’immediata periferia di Sassari.L’abitazione/covo è risultata essere di proprietà e nella totale disponibilità di un altro uomo che è stato tratto in arresto per favoreggiamento personale contestualmente all’arresto del Mastini.Dopo un incessante e continuo lavoro di “intelligence” finalizzato all’individuazione delle persone che a vario titolo avevano avuto rapporti con il MASTINI, sulla base delle risultanze investigative acquisite dalla Squadra Mobile di Sassari, in collaborazione con quella di Cagliari, e dal Nucleo Investigativo Centrale della Polizia Penitenziaria, su richiesta della Procura della Repubblica di Sassari che ha coordinato le indagini, il GIP del medesimo tribunale ha emesso l’ordinanza eseguita nella giornata di oggi. / Polizia di Stato
Stamani un detenuto della casa circondariale di Bancali ha aggredito un agente ferendolo al volto con una penna. La denuncia del Sappe: "I detenuti, anche quelli sottoposti al regime del 41bis, sono convinti non di essere in carcere a scontare una pena ma in un albergo"
Lo straniero, ristretto nel reparto di alta sicurezza per jihadisti, si è scagliato contro l'agente senza alcuna apparente ragione: la solidarietà da parte del segretario generale del Sappe, che lancia l'allarme: "Anche i detenuti ad alta sicurezza sono convinti di stare in albergo"
Deciso ad evitare l'alcoltest, il conducente della vettura ha messo in moto ed ha travolto il poliziotto della stradale, trascinato per oltre trenta metri lungo la carreggiata. Gli inquirenti sono ora alla ricerca del responsabile