I consiglieri comunali di Sorrento hanno approvato la possibilità di acquisire come bene pubblico Villa Tritone, meglio conosciuta come Villa Astor , dimora lussuosa sulla scogliera di Sorrento.
Il putiferio si è scatenato nei giorni scorsi, quando la villa ha ricevuto una richiesta di acquisto da parte di una ventireenne russa, Kamilla Dzhanashiya, con un'offerta di 35 milioni di euro. E gli abitanti si sono subito chiesti: "Sarà un'ereditiera o c'è qualcuno che si nasconde sotto la ragazza?".
La preoccupazione è quindi che l’operazione possa nascondere un tentativo di infiltrazione mafiosa nella città campana. La casa, ricca di reperti archeologici, dato che fu costruita nella zona della città dove sorgeva una villa d'epoca imperiale, è una delle ville più suggestive di Sorrento ed è anche un bene storico.
Vi soggiornò Palmiro Togliatti e fu anche rifugio di Benedetto Croce, che vi lasciò la scrivania dove scrisse Quando l’Italia era tagliata in due. Villa Astor fu visitata anche dal re Umberto di Savoia.I proprietari, Rita e Mariano Pane, ricevuta la proposta della Dzhanashiya, sono pronti a firmare l’atto. Ma adesso dovranno scontrarsi col consiglio comunale.
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