Hanno preso con sé le famiglie e lasciato la Grecia, dirigendosi in Italia in traghetto. È questa la tesi che sostiene il ministro degli Esteri turco Mevlut Cavusoglu, convinto che due attaché militari dell'ambasciata abbiano lasciato Atene dopo il fallito golpe del 15 luglio, per approdare alle nostre coste.
Domenica 7 agosto il ministero aveva chiesto alla Grecia di revocare i loro accrediti, dopo che i due - identificati come i colonnelli Ilhan Yasitli e Halis Tunc - non avevano fatto ritorno in patria, dove erano stati richiamati.
Dopo indiscrezioni circolate già questa notte, il ministro Cavusoglu ha confermato oggi, in un'intervista concessa al canale privato NTV, che secondo le informazioni in possesso delle autorità turche Yasitli e Tunc sarebbero partiti per l'Italia.
Una delle ipotesi è che il primo dei due, Yasitli, sia diretto nei Paesi Bassi, dove vive il fratello. Non è chiaro se gli attaché abbiano fatto richiesta d'asilo politico, in Italia o altrove, e le autorità italiane devono ancora commentare la notizia.
Sono 216 i militari che - secondo numeri forniti dalle autorità turche - mancano all'appello dal 15 luglio scorso e tra di essi ci sono anche 9 generali.
Un gruppo di otto persone ha chiesto asilo in Grecia la mattina successiva al fallito golpe, quando erano atterrati ad Alessandropoli con un elicottero militare. La Turchia sta lavorando in questi giorni per ottenere la loro estradizione.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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