Addio monti, Genoa, Samp e Spezia in ritiro autarchico

La società di Garrone fa base fissa a Bogliasco. I rossoblù ad Acqui Terme, gli aquilotti a Pontremoli

Addio monti, Genoa, Samp e Spezia in ritiro autarchico

Tutti a casa. Dopo Moena, Neustift e Spiazzo, le tre squadre liguri sono tornate alla base. O quasi. I blucerchiati dal 7 luglio hanno ripreso ad allenarsi al Mugnaini di Bogliasco, secondo un cliché ormai consolidato. I rossoblù si apprestano ad affrontare l’ultima fase del ritiro in quel di Acqui Terme (Alessandria), dal 12 al 25 agosto, a due passi da casa, dopo essere rientrati da Levico in Valsugana, mentre lo Spezia ha scelto la vicina Pontremoli in Lunigiana per affinare la preparazione. Gli aquilotti rimarranno qui fino alla vigilia di Ferragosto, prima di scendere in campo contro il Piacenza nel primo turno di Coppa Italia.
Insomma, a tre settimane dall’inizio del campionato, il ritiro diventa «autarchico». Addio monti, sembra quasi che Milan e Inter abbiano fatto scuola. I rossoneri da anni scelgono di svolgere tutta la preparazione nel centro sportivo di Milanello che se rappresenta il massimo in fatto di modernità, non lo è certo da un punto di vista climatico (almeno d’estate). Ma questo handicap è ampiamente bilanciato dalle strutture all’avanguardia del centro adagiato su una collina a 300 metri di altitudine e a soli cinquanta chilometri da Milano. Completamente rinnovato per volere di Silvio Berlusconi, Milanello è immerso in un’oasi verde di 160mila metri quadrati che comprende anche una pineta e un laghetto. Ma il vero fiore all’occhiello del centro sono i sei campi da gioco regolamentari, una palestra ultratecnologica e la foresteria nella quale vivono, studiano e si allenano i ragazzi della Primavera rossonera. E al modello Milan guarda molto da vicino anche la società rossoblù. O meglio, secondo i soliti bene informati è la Pinetina dell’Inter il vero punto di riferimento del vecchio Grifone. Non è un mistero, infatti, che il grande sogno di Enrico Preziosi sia una sorta di «Genoanello» dove far allenare la prima squadra e la Primavera: con campi da gioco nuovi di zecca, un laboratorio per lo staff medico e i preparatori atletici e strutture all’avanguardia. Pare addirittura che esista già una bozza di progetto, anche se il Genoa - per ora - non conferma e non smentisce. Dove sorgerà la nuova base rossoblù? A Casella vicino al torrente Scrivia. Qui su un’area di 120 mila metri quadrati circa troveranno posto tre campi regolamentari, una palestra super attrezzata, una piscina per la riabilitazione dei giocatori infortunati e una foresteria con tanto di bar e ristorante.
Il centro Signorini di Pegli andrebbe, quindi, in soffitta, tranne nei mesi invernali per sostituirsi alla più fredda Casella. Villa Rostan in ogni caso resterebbe la sede di rappresentanza della società.

Se il progetto andrà in porto, chissà che anche il Genoa nei prossimi anni non decida di svolgere tutta la fase del ritiro «sotto casa», trascurando i monti della Valle Stubai, il richiamo della Valsugana o la vicina Acqui Terme. I più felici di questa inversione di tendenza sarebbero gli stessi tifosi. Da Neustift a Casella. Grifoni ovunque,a bordo di un trenino.

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