Ail da 50 anni in prima fila per battere la leucemia

Paolo Guastalvino

Nel 2019 l'Ail, l'Associazione italiana per le leucemie-linfomi e mieloma, celebra i propri 50 anni di attività. Se nel 1969 avere un tumore del sangue significava, in moltissimi casi, non avere un futuro, oggi un paziente non solo può pensare ad un domani libero dalla malattia, ma può tornare a sognare una vita il più possibile normale. Ecco perché lo slogan della campagna per il 5X1000 è l'hastag #maipiùsognispezzati: grazie ai 20mila volontari, alle 81 sezioni provinciali l'Ail lavora ogni giorno al fianco di medici, ricercatori e infermieri per garantire a tutti i pazienti le terapie più efficaci e l'assistenza necessaria per affrontare al meglio il lungo percorso della malattia.

In 50 anni l'Ail, infatti, ha investito 133 milioni nella ricerca, 104 milioni nei Centri di ematologia e 96 milioni per i servizi socio-assistenziali affiancando 50mila pazienti presso le proprie case dal 1993, mentre sono 12mila le famiglie di malati sostenute economicamente dal 2004.

Secondo l'ultima rendicontazione delle erogazioni ricevute nel 2018 dal 5X1000, i fondi impiegati a sostegno della ricerca e dei servizi di cura e assistenza ai pazienti e alle loro famiglie, sono stati oltre 5,8 milioni di euro. Sono circa 116 i Centri di ematologia sul territorio nazionale a cui l'Ail e le sue sezioni garantiscono finanziamenti per realizzare o ristrutturare day hospital e reparti di ricovero, per acquistare apparecchiature all'avanguardia e farmaci costosi o difficilmente reperibili, per finanziare personale sanitario che consenta il buon funzionamento delle strutture. Sono 4 le Scuole Ail in ospedale che permettono a bambini e ragazzi di non perdere il contatto con la realtà esterna. Ben 35 sono le sezioni in tutta Italia che offrono il servizio di Casa Ail, case di accoglienza situate nei pressi dei maggiori Centri di ematologia per ospitare i pazienti non residenti che devono affrontare i lunghi periodi di cura, assistiti dai familiari.

Il servizio di assistenza domiciliare è offerto da 42 sezioni e consente di evitare il ricovero prolungato in ospedale a tutti i pazienti che possono essere curati nella propria casa. Le sezioni Ail, infine, attraverso i Centri di ematologia sostengono progetti di ricerca.

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