Milano - Il massimo con il minimo. Il Milan batte il Cesena 2-0 sfruttando l'autorete di Pellegrino e il gol di Ibrahimovic allo scadere. Allegri schiera il tridente Ibra-Cassano-Robinho, ma è lo scheletro che manca con Thiago Silva dirottato a centrocampo insieme al giovane Merkel e la difesa retta da Yepes e Papastathopoulos. Di buono per i rossoneri ci sono tre punti dopo due pareggi consecutivi. Alle loro spalle Lavezzi e Cavani spediscono il Napoli in orbita. E' la squadra di Mazzarri la vera alternativa al Milan. E' la sentenza di una giornata, la 21esima, in cui l'Inter di Leonardo cade per la prima volta sotto la velocità irresistibile di Sanchez e Di Natale che non lasciano scampo ai nerazzurri: rincorsa interrotta. Una domenica in cui la Lazio si arrende al Bologna di Di Vaio: 3-1 dopo essere passata in vantaggio. Con risse e colpi proibiti a fine gara. Un turno in cui alla Juventus di Del Neri, che tornava da avversario a Marassi contro la Sampdoria, manca sempre un centesimo per fare un euro. Troppo spuntati i bianconeri che non segnano e non vanno oltre lo 0-0. Pareggi anche per Fiorentina, in rimonta contro il Lecce al Franchi, e per il Genoa a Verona contro il Chievo.
Milan, di buono c'è la vittoria Allegri si trova senza tutto il centrocampo titolare, escluso Ambrosini, e buona parte delle riserve, tanto da dover schierare Thiago Silva a centrocampo. E, complice la spalla lussata di Nesta in avvio, in difesa accanto a Yepes si rivede Papastathopoulos. Davanti c'è il nuovo tridente Ibra-Cassano-Robinho, ma i problemi sono dietro. Nel primo quarto d'ora ad Abbiati corrono i brividi. Dopo sessanta secondi deve volare all'angolino per salvare su Malonga. E al 17' si deve superare per murare la conclusione di Schelotto tutto solo in area dopo il retropassaggio sbagliato da Antonini. Ma la paura passa in fretta. Yepes non sbaglia un intervento, Thiago Silva prende possesso del centrocampo, Cassano comincia a dipingere calcio e Robinho accende la dinamo. Alla mezz'ora Ibra calcia su Antonioli l'assist di Cassano. Due minuti dopo Robinho di tacco libera Thiago Silva dal limite, ma il tiro è debole. Al 43' Antonioli salva in tuffo sul primo palo dopo la zuccata di Ibrahimovic. Ma due minuti dopo capitola. Sull'assist a cucchiaio di Cassano è Pellegrino che anticipa lo svedese in scivolata: la palla si infila all'angolino. E' l'1-0. La ripresa è tutta rossonera. E dopo quattro occasioni sciupate da Robinho, a recupero quasi finito, serve un destro incrociato potentissimo di Ibra per sigillare il 2-0.
Super Napoli Tornava Hamsik, ma Mazzarri deve ringraziare soprattutto Lavezzi se il suo Napoli passa a Bari contro i disperati pugliesi di Ventura. Il Pocho corre come un matto per 90', ma la cosa migliore è il gol. Punizione bassa di Cavani che oltrepassa la barriera, l'argentino colpisce in acrobazia, di tacco, e sorprende Gillet sul primo palo. E al 42' della ripresa ancora Lavezzi se ne va sulla sinistra e mette al centro dove pesca Cavani tutto solo. All'uruguaiano basta un piattone per arrivare a quota 14 in classifica cannonieri.
La Lazio perde testa e partita Va in vantaggio con Floccari, la Lazio di Edi Reja, ma la gara dei biancocelesti finisce lì. Esce poi il carattere del Bologna che ai disastri societari (in settimana le dimissioni di Zanetti e Baraldi) risponde con prestazioni straordinarie sul campo. Prima Ramirez (diagonale all'angolino), poi Di Vaio (dribbling in area e botta sul primo palo) riportano avanti la squadra di Malesani. Ancora il bomber, ex laziale, chiude il conto all'ultimo minuto di gioco sfruttando un errore di Biava su lancio di Mudyngay. E dopo il fischio finale succede di tutto. Il parapiglia scoppia quando Zarate tira una pallonata a Rubin. L'argentino viene affrontato prima da Moras, poi da Di Vaio. Quindi parte la rissa con Zarate che colpisce anche un guardalinee. Un precedente c’era stato al 39’ del secondo tempo quando, dopo un fallo, c’è stato un principio di rissa fra Dias e Gimenez (che era in panchina e stava scaldandosi e che è scattato in campo per prendere le difese del connazionale Ramirez). L’episodio ha portato all’espulsione sia di Gimenez sia di Dias.
La Juve spara a salve Novanta minuti di nulla o quasi. Lo 0-0 tra Sampdoria e Juventus è la conseguenza di un pomeriggio dominato dalla noia e dagli errori. Blucerchiati e bianconeri perdono l’occasione di accelerare in classifica. Difficile, del resto, ipotizzare un "decollo" quando la qualità dello spettacolo è a dir poco mediocre. La Juve, con Amauri unico attaccante di ruolo, si rende pericolosa soltanto nel finale. Con l'italo-brasiliano e Del Piero (entrato dalla panchina perché influenzato). Ma la diga davanti a Curci regge. Prima era stato il popolo blucerchiato a gridare di rabbia per l'occasione sciupata da Pazzini tutto solo davanti a Buffon.
Leonardo, prima sconfitta Rimonta interrotta. L'Inter di Leonardo perde un colpo. Il primo della nuova gestione. Gli scricchiolii del recupero di mercoledì contro il Cesena diventano crepe nell'anticipo della domenica a mezzogiorno contro l'Udinese. E pensare che i nerazzurri erano anche partiti in vantaggio. Al 16' il solito, chirurgico, Stankovic infila all'angolino dal limite dopo l'assist all'indietro di Thiago Motta. E tre minuti dopo Handanovic vola per negare il raddoppio al serbo. Ma le energie interiste si esauriscono al 20'. Sessanta secondi dopo Zapata pareggia con un sinistro violento spedito sotto l'incrocio. Quattro minuti ed ecco il vantaggio: punizione dal limite e destro a giro sopra la barriera che va a morire nell'angolino basso. Di Natale fa 99 in serie A in maglia bianconera e 2-1 per la squadra di Guidolin. Prima dell'intervallo l'unica reazione dell'Inter è un altro destro velenoso di Stankovic da 30 metri, ancora Handanovic in tuffo si salva in corner. La ripresa è tutta dell'Udinese. Castellazzi è prodigioso prima su Pinzi (di piede in uscita) poi su Domizzi (volo sotto la traversa). Ma al 24' è costretto a capitolare. Asamoah scavalca la difesa e pesca Domizzi tutto solo (errore di Cordoba): il tocco facile regala il 3-1 a Guidolin. Sempre il portiere interista nel finale nega la gioia al promesso sposo nerazzurro Sanchez.
Le altre Resta impanata a centro classifica la Fiorentina di Mihajlovic. I viola vanno addirittura sotto in casa contro il Lecce. Di Michele punisce la disattenta difesa ospite. Poi lo stesso attaccante calcia sulla traversa il rigore del possibile 2-0. Reazione d'orgolio della Fiorentina nella ripresa salvata da un colpo di testa di Gilardino all'11' della ripresa. Ancora uno 0-0 per il Chievo di Pioli. Nella rete dei gialloblù finisce il Genoa di Ballardini. Gara in equilibrio fino al 23' del secondo tempo, quando Cesar si fa cacciare per doppia ammonizione. Il Grifone prova a spingere, ma la mira di Palacio (in un paio di occasioni) e quella di Jankovic è imprecisa. Si chiude senza gol.
Risultati Bologna-Lazio 3-1, Chievo-Genoa 0-0, Fiorentina-Lecce 1-1, Palermo-Brescia 1-0, Parma-Catania 2-0, Roma-Cagliari 3-0, Sampdoria-Juventus 0-0, Udinese-Inter 3-1, Milan-Cesena 2-0.
Classifica Milan 44 punti, Napoli 40, Roma 38, Lazio 37, Inter e Juventus 35, Palermo 34, Udinese 33, Sampdoria 27, Cagliari 26, Bologna, Fiorentina e Parma 25, Chievo e Genoa 24, Catania 22, Lecce 20, Cesena 19, Brescia 18, Bari 14.
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