Alluvione, trovata a Cassana la settima vittima La rabbia degli alluvionati, contestati i politici

Urla e spintoni contro i sindaci, fischi a Matteoli e al governatore Rossi. Il Consiglio dei ministri stanzia 65 milioni. Stanziati 65 milioni. Nei prossimi giorni il Cavaliere in Liguria. Sale a sette il bilancio dei morti, paesi ancora isolati VIDEO 1-2-3-4-Monterosso- Vernazza- Levanto FOTO Il disastro - Brugnato-Aulla-Riomaggiore. MAPPA

Alluvione, trovata a Cassana la settima vittima La rabbia degli alluvionati, contestati i politici

Roma Sale il bilancio dei morti e cresce la rabbia tra le popolazioni colpite dell’alluvione che martedì scorso ha violentato le Cinque Terre e la Valle del Magra.
Ieri pomeriggio sono continuati i sopralluoghi nelle aree più colpite, mentre il Consiglio dei ministri ha stanziato 65 milioni per i primi interventi urgenti, dichiarando lo stato di emergenza per le province di La Spezia e Massa Carrara.

Ma questo non è bastato a consolare i circa 350 sfollati dello spezzino, che hanno passato la quarta notte all’addiaccio, nelle proprie auto o in alberghi e case di riposo, messe a disposizione per tamponare il disastro. Molti restano i comuni dove manca cibo e acqua e a Monterosso e Vernazza l’energia elettrica è tornata solo nel pomeriggio, mentre si lavora per riportare gas e luce a Borghetto di Vara, Castiglione, Cavanella e Padivarma. Ma l’allerta resta. La sala operativa della Protezione Civile regionale non esclude il rischio di nuovi movimenti franosi.

Il prezzo più alto in termini di vite umane, per ora, lo ha pagato il Comune di Borghetto Vara, dove il bilancio è salito a cinque morti per il ritrovamento di un romeno sepolto dalle macerie della sua abitazione a Cassana. Sei sono invece i dispersi, di cui 3 a Vernazza, 2 a Borghetto e 1 a Monterosso. Passata la paura si cerca la verità. Il procuratore capo di La Spezia, Maurizio Caporuscio, ha già affidato alla guardia di finanza un’indagine conoscitiva sulle devastazioni.

Anche la Toscana ha pagato duramente: due le vittime ad Aulla, epicentro dell’alluvione nella Lunigiana, dove sono ancora in corso le ricerche di una decina di scomparsi, mentre a Mulazzo sono state evacuate 250 persone. Ieri anche la procura di Massa ha aperto un’inchiesta, ma per omicidio colposo, nel tentativo di chiarire eventuali responsabilità per quanto accaduto. Ad Aulla, infatti, circolano voci sempre più insistenti su un eventuale ruolo avuto nell’accaduto dalla vicina diga di Teglia. Ma per ora il prefetto smentisce un’immissione di acqua in maniera non corretta. Questo non smorza la rabbia dei cittadini, che hanno contestato duramente i politici locali.

In molti ieri se la sono presa con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e con il sindaco di Aulla Roberto Simoncini, additato come «assassino» perché accusato da molti di aver sottovalutato la portata del dramma, mancando di dare l’allarme quando il Magra ha iniziato a creare problemi. Fischi e urla anche contro il corteo di auto con a bordo il ministro per le Infrastrutture, Altero Matteoli e i sindaci locali della Lunigiana, impegnati in un sopralluogo sugli argini del fiume. Il Sindaco del Comune di Pontremoli, Lucia Baracchini (Pdl) è stata addirittura bersagliata da palle di fango mentre un consigliare comunale, Michele Lecchini, è stato colpito al volto da un pugno.
Lentamente, però, si cerca di tornare alla normalità ed è stata riaperta l’Aurelia e le autostrade A15 e A12, ma restano interrotte 23 strade provinciali.

L’imponente macchina dei soccorsi, che vede impegnati anche 500 militari dell’Esercito, sta funzionando bene, nonostante la difficoltà a raggiungere le aree alluvionate con mezzi pesanti. In serata, però, è stato necessario evacuare 200 abitanti, in prevalenza anziani, del borgo antico di Mulazzo, mentre è stata scongiurata l’evacuazione di Vernazzago. «La situazione è peggiore di quanto potessi immaginare, davvero drammatica», ha commentato Matteoli annunciando la visita nelle aree alluvionate del premier Silvio Berlusconi.

«Il Consiglio dei ministri ha già stanziato 65 milioni di euro per i primi lavori ma questo non inficia la possibilità di reperire altre risorse, anche dall’Europa - ha aggiunto -. Abbiamo preso le prime decisioni, nessuno è in condizione di stabilire quanto siano i danni. Quando avremo un quadro completo vedremo come intervenire».

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