Serata maiuscola per gli atleti azzurri anche in questo martedì. Gianmarco Tamberi trova il salto giusto sui 2.31 e riesce a battere il sorprendente ucraino Lavskyy, confermandosi quindi campione d’Europa di salto in alto. Il martedì era iniziato con l’argento nei 400 ostacoli del campano Sibilio dietro al primatista del mondo Warholm, poi c’è la doppietta storica sui 10.000 di Nadia Battocletti, che si porta a casa l’oro dopo il trionfo sui 5.000. Gara autorevole quella dell’atleta trentina che, dopo aver condotto per parecchi giri, porta l’attacco decisivo a 600 metri dal traguardo, facendo segnare il record italiano con 30’51”33.
La zampata di Jimbo
La finale del salto in alto inizia bene per gli azzurri, con Sottile e Lando che fanno sperare in una presenza di più di un azzurro sul podio ma dai 2.22 in avanti, la situazione si complica non poco. Dopo l’esclusione di Sottile, la prima misura significativa arriva sui 2.26 con il primo errore di Tamberi che fa temere che non sia ancora al meglio in quanto alla forma. Il secondo salto è buono ma la coppia ucraina Doroshckuk-Lavskyy sembra in grado di rovinare i piani dell’azzurro. Anche Lando si ferma sui 2.22, con solo quattro atleti che procedono alla misura superiore. Tamberi salta i 2.26 al secondo tentativo, mettendo pressione ai rivali: riesce a procedere solo Lavskyy, garantendo al capitano degli azzurri almeno l’argento.
I 2.29 sono una faccenda più complicata, con Jimbo che mette due errori consecutivi: quando Lavskyy salta, il timore di una disfatta è ben reale. Tamberi si ritrova al terzo tentativo, trascinando il duello fino ai 2.31. Ed è qui che il campione mette la sua zampata: salta in maniera pulita al primo tentativo, mettendo tanta pressione al rivale. Dopo un errore, l’ucraino decide di giocarsi i suoi tentativi sul 2.33 ma l’azzardo non paga: due errori, Tamberi è di nuovo campione europeo. Jimbo festeggia ma vuol dare ancora spettacolo e, in un Olimpico in festa, salta sia i 2.34 che i 2.37, facendo segnare il record dei campionati europei e la migliore prestazione stagionale al mondo.
Grande Battocletti, bene Sibilio
La serata dell’Olimpico, vissuta alla presenza del Presidente Sergio Mattarella, aveva garantito altre grandi soddisfazioni all’atletica italiana. Il primo acuto è arrivato alle 21.06, quando nei 400 ostacoli l’azzurro Sibilio si è dimostrato il migliore degli umani dietro al fenomeno norvegese Warholm. L’atleta napoletano fa un’ottima gara, mettendo un grandissimo tempo che gli vale il record italiano, che ancora deteneva il grande Fabrizio Mori. Una prova maiuscola di un’atleta che si è dimostrato più forte della sfortuna e dei tanti infortuni: a questo punto una medaglia a Parigi non sarebbe più un miraggio.
Mezz’ora dopo, nonostante qualche problema allo starter, i 10.000 donne vedono ripetersi una delle grandi protagoniste di questo europeo, che riesce a trovare una doppietta storica nel fondo italiano. Nadia Battocletti parte forte e rimane costantemente nelle posizioni di testa, affiancata dalla Del Buono: il rischio è quello di portare la forte scozzese McColgan troppo vicina al traguardo ed il ritmo basso non va a genio all’atleta trentina. L’accellerazione della Battocletti fa una gran selezione; solo l’inglese Keith e l’olandese Van Es riescono a tenere il passo dell’azzurra. A 600 metri dalla fine, ecco il suo attacco perentorio e la vittoria a braccia alzate sul traguardo. Secondo oro e secondo record italiano della trentina, che sarà tra le favorite anche a Parigi.
Bene Iapichino e 4x100 uomini
L’ultima sessione mattutina degli europei di Roma era vissuta delle qualificazioni nel salto in lungo femminile che ha visto Larissa Iapichino a caccia dell’accesso alla finalissima. L’atleta fiorentina riesce subito a far segnare la misura necessaria al primo salto, un 6.71 che le vale la quinta misura a parimerito tra le atlete migliori del Vecchio Continente. Meglio di tutte la Mihambo con 7.03 ma domani sera, nell’ultima giornata di gare, potrà succedere davvero di tutto.
Le staffette 4x100 vedono un verdetto agrodolce per l’Italia. Se i ragazzi, nonostante l’assenza di Marcell Jacobs, riescono a staccare il biglietto per la finalissima, niente da fare per le ragazze.
Rigali, Patta, Simonelli e Melluzzo fanno segnare un buon 38”40, secondo miglior tempo dietro ai Paesi Bassi, che fanno sei centesimi meglio, con Francia e Germania solo 3 centesimi dietro. Dosso, Kaddari, Bongiorni e De Masi, invece, sono le prime tra le escluse: il loro 43”27 è di 12 centesimi più lento del tempo della Polonia, ultima qualificata per la finalissima.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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