Nulla da fare per l'ungherese Hamori. Khelif la batte 5-0 e si assicura la medaglia

La sfida sul ring dopo quella con Carini è destinata a far discutere. L'algerina strappa il biglietto per le semifinali

Dal profilo Twitter di Bill Moon (@BigBillMoon)
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Per l'ungherese Anna Luca Hamori non c'è stato nulla da fare nel match dei quarti di finale della categoria 66 kg: Imane Khelif ha dominato e si è imposta per 5-0. L'algerina strappa così il biglietto per le semifinali: si è diretta verso il suo allenatore correndo e alla fine si è lasciata andare a un pianto liberatorio. Tra le due atlete c'è stato un cordiale saluto dopo la proclamazione della vittoria. Per Khelif una medaglia delle Olimpiadi è certa: nel prossimo turno dovrà vedersela con la tailandese Janjaem Suwannapheng; nella peggiore delle ipotesi indosserà il bronzo.

Khelif-Hamori, le reazioni

Hamori, intervenuta al termine del match, ha augurato buona fortuna a Khelif e alle altre pugili in corsa per le finali. "Penso sia stato un buon match, sono molto orgogliosa di come ho combattuto e sono riconoscente di essere qui. È stato un buon torneo per me, questo era il mio sogno e sono molto felice", ha dichiarato l'ungherese.

Khelif l'ha definita "una questione di dignità e onore per ogni donna". L'algerina, piangendo dopo la vittoria ai punti, ha poi aggiunto: "Tutto il popolo arabo mi conosce da anni. Per anni ho fatto boxe nelle competizioni della Federazione internazionale, loro sono stati ingiusti con me. Ma io ho Dio".

Balazs Furjes, membro Cio ungherese, ha confermato che l'ipotesi di non combattere non è mai stata presa in considerazione: "Ogni competizione deve essere decisa sul campo di gioco". Allo stesso tempo ha però rimarcato che le gare di boxe che si sono tenute a Parigi avranno inevitabilmente dei riflessi sul futuro di ogni sport: "Come membri leali del Cio siamo convinti al 100% che il Cio prenderà le decisioni necessarie, che il Cio prenderà le decisioni giuste".

Un match controverso

C'era grande attesa per l'incontro, che ha infiammato i già controversi Giochi di Parigi. Le due pugili sono salite sul ring nel pomeriggio per una sfida (anche questa) destinata a far discutere; già nelle scorse ore le polemiche si sono infiammate di nuovo. L'abbandono dell'italiana Angela Carini aveva alzato un polverone e la bufera si è intensificata ulteriormente per un'uscita di Hamori (oggi fischiata dai tifosi algerini in delirio all'Arena Paris Nord). "Devo combattere contro un uomo, è stato dimostrato che Imane Khelif è un uomo, nel 2023 era stata squalificata", sono le parole che hanno infuocato ancora una volta il dibattito sull'algerina.

Non è tardata ad arrivare la reazione del Comitato olimpico di Algeri, che ha annunciato l'intenzione di sporgere denuncia contro l'ungherese: l'atleta è stata accusata di essersi resa protagonista di dichiarazioni "offensive" nei confronti della sua avversaria che in questi giorni ha fatto assai discutere.

Invece dal suo canto la Federboxe ungherese ha espresso un chiaro "no" alla presenza di Khelif nel tabellone delle Olimpiadi relativo alla categoria 66 kg. "Il nostro Comitato olimpico ha a cuore gli interessi dell'atleta ungherese, per questo motivo sta approfondendo quali mezzi può utilizzare per tutelare il diritto di Anna Luca Hamori a una competizione leale sulla base delle norme attuali", viene fatto sapere.

Nel frattempo l'Associazione pugilistica ungherese ha inviato una lettera di protesta al Cio e sta prendendo in considerazione la possibilità di contestare legalmente la presenza di Khelif. È stata espressa indignazione, invitando il Comitato olimpico internazionale a riconsiderare la sua decisione dopo aver "consentito a un atleta di entrare nel sistema di gare del Cio che era stato precedentemente bandito dai campionati mondiali".

Hamori aveva assicurato di non prestare attenzione allo scontro nato sui social, sottolineando di non utilizzare il cellulare prima dei suoi combattimenti per non farsi influenzare dal trambusto e dalle notizie che rischiano di inquinare le ore prima dell'incontro. "Non ho paura. Se lei o lui è un uomo, sarà una vittoria più grande per me se vinco. Quindi, facciamolo.

Sarà un grande combattimento e spero che sarà il mio giorno. Non vedo l'ora", aveva aggiunto. Insomma, ha voluto giocarsela alla pari e concentrarsi esclusivamente sulle dinamiche del gioco. Ma sul ring è stata battuta.

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