Dopo la leggendaria tripletta a Tokyo, le tre stelle azzurre della velocità paralimpica chiudono la loro gara con un finale davvero agrodolce. Nella finale dei 100 metri categoria T63 si chiude con un acuto la carriera della bergamasca Martina Caironi, che si mette al collo la medaglia d’oro uscendo alla distanza e battendo la fortissima indonesiana Evi Tiarani. Alle sue spalle, però, si consuma una tragedia sportiva, visto che nella rincorsa alla medaglia di bronzo, l’azzurra Ambra Sabatini allunga il passo, perde l’equilibrio e frana addosso alla compagna Monica Contraffatto. L'azzurra viene battuta per un centesimo dalla britannica ma il ricorso dell'Italia viene accolto e le garantisce un bronzo ex aequo. Un finale amaro per una tra le gare più attese dalla spedizione tricolore alle paralimpiadi di Parigi 2024.
Niente tripletta come a Tokyo
La cosa più triste è che l’incredibile incidente che ha rovinato la gara della Sabatini non potrà che oscurare l’impresa di Martina Caironi, che alla sua ultima gara in carriera fa una gara pazzesca, uscendo alla distanza con una progressione incredibile e riuscendo a recuperare sull’indonesiana, che chiude con il record del mondo della sua categoria. Proprio quegli ultimi metri che hanno visto la velocista lombarda tornare sul gradino più alto del podio, proprio come a Londra e Rio, vedono il dramma sportivo della campionessa olimpica in carica. Ambra Sabatini, oltre a gettare al vento le speranze di salire di nuovo sul podio, ostacola la compagna di squadra. La Contraffatto, che ha tagliato il traguardo mentre stava cadendo, viene battuta dalla britannica Okoh di un solo centesimo di secondo. Visto che è stata chiaramente ostacolata dalla connazionale, l'Italia presenta ricorso: dopo circa un'ora, la deliberazione che garantisce all'atleta siciliana il bronzo a pari merito con la Okoh.
Un finale decisamente molto diverso dal tripudio di tre anni fa, quando le tre atlete azzurre erano riuscite ad occupare in toto il podio, un momento davvero splendido per il movimento paralimpico azzurro che sembrava sul punto di ripetersi. La tripletta, infatti, era successa di nuovo ai mondiali dell’anno scorso, quando le tre Frecce Azzurre avevano ancora dimostrato di essere le migliori della loro categoria. Le batterie allo Stade de France non avevano deluso le aspettative, con la Caironi che aveva fatto registrare il miglior tempo, precendendo la Contraffatto e la Sabatini, nonostante le rivali avessero dimostrato di aver ridotto le distanze dalle atlete azzurre. Invece dell’ennesima tripletta, invece, qualche sorriso e tante lacrime amare.
Sabatini: “Non doveva finire così”
L’ultima gara della trentacinquenne Caironi chiude con un acuto la carriera di una delle atlete paralimpiche più titolate d’Italia mentre sia l’ex militare Contraffatto che la Sabatini, la più giovane delle tre, avranno occasione di rifarsi in futuro. La lombarda è al settimo cielo: "È incredibile quello che è accaduto. Tutto può succedere e tutto è successo. Mi dispiace tantissimo per Ambra e per Monica, soprattutto per Ambra perché è bruttissimo cadere all’arrivo. Per quanto mi riguarda, sono felicissima, sto volando”. La delusione e l’amarezza dell’atleta livornese è enorme e la Sabatini appare affranta: “Sono ancora sotto choc, non so come sia potuto accadere. Ero in forma, volevamo chiudere in bellezza e invece è finita così. C'è tanto amaro, e mi dispiace per Monica ho fatto cadere anche lei”.
La delusione è ancora più grande visto che la toscana era la favorita e, dopo la grande soddisfazione dell’essere la portabandiera della spedizione azzurra, certo non si aspettava un finale del genere. “Mi dispiace perché stavo lottando bene, non doveva andare così. Ne ho passate tante devo sopportare anche questa”.
La Sabatini sa bene cosa vuol dire riprendersi dalle delusioni, specialmente visto come ha reagito dopo aver perso la gamba in un incidente stradale e sembra decisa a guardare ancora avanti, fino alle prossime paralimpiadi: “Sono felice che almeno Martina sia riuscita a prendersi l'oro. Mi dispiace perché avevo qui la mia famiglia, ma so di avere ancora tante possibilità. Mi rimetto subito al lavoro perché già comincia la corsa per Los Angeles”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.