"Ignoranza climatica" i vandali di Ultima Generazione bloccano i mondiali di sci

Gli ambientalisti hanno occupato la strada che collega la località alpina nella valle Ötztal con il ghiacciaio del Rettenbach

"Ignoranza climatica" i vandali di Ultima Generazione bloccano i mondiali di sci
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La nuova stagione di Coppa del mondo di sci alpino, la cui apertura ufficiale è stata celebrata con un bagno di pubblico e festeggiamenti a Soelden, nella regione austriaca del Tirolo, inizia decisamente in salita.

Dopo le rimostranze degli attivisti di Ultima generazione, che hanno bloccato il traffico dei mezzi di addetti e tifosi che tentavano di raggiungere gli impianti sciistici, e le condizioni meteo avverse che hanno spinto gli organizzatori ad abbassare la quota di partenza del Gigante maschile, poco fa è giunta la notizia della cancellazione dell'atteso evento. Troppo forte il vento che dalle prime ore di oggi ha imperversato sul ghiacciaio di Rettenbach per poter pensare di dare il via alla competizione senza rischi per gli atleti. Non è la prima volta che ciò accade a Soelden: lo scorso anno fu il Gigante femminile, poi recuperato a Semmering, a saltare a causa delle forti piogge.

La protesta

Le rimostranze degli attivisti di Ultima generazione erano nell'aria già da qualche giorno prima dell'inaugurazione della nuova stagione, e gli ecologisti non hanno tradito le attese. Il blitz è scattato nella mattinata di oggi, domenica 29 ottobre, quando i membri del gruppo si sono piazzati in mezzo alla carreggiata degli stretti tornanti che conducono dalla località di Soelden fino al ghiacchaio di Rettenbach, dove si trovano gli impianti che avrebbero dovuto ospitare il Gigante maschile in calendario.

Ad essere presa di mira, quindi, non è stata l'arena che può ospitare fino a 15mila spettatori, come si temeva inizialmente, bensì la strada che collega la cittadina austriaca con le piste. Gli attivisti di Ultima generazione si sono seduti sull'asfalto e quindi incatenati, costringendo gli autobus e le auto dirette verso gli impianti a fermarsi in salita in attesa dello sgombero da parte delle autorità. "Celebrare la Coppa del Mondo non è un crimine", hanno scritto sul loro profilo in lingua tedesca gli ecologisti, "l'ignoranza climatica del governo lo è". "Nel secondo giorno della Coppa del mondo di sci a Soelden abbiamo chiuso l'accesso principale alle piste con una protesta pacifica", conclude la nota ufficiale. La polizia ha sgomberato l'area dopo qualche decina di minuti, consentendo a tifosi, giornalisti e addetti ai lavori di raggiungere l'arena.

Gli scontri tra l'organizzazione e gli attivisti vanno

avanti da tempo: in genere è proprio questa tappa, che tradizionalmente si colloca a inizia stagione, ad essere più a rischio a causa dell'assenza di neve o dei lavori effettuati stagionalmente sulla zona del ghiacciaio.

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