Super Bowl infinito: Kansas City ancora campione, piegati i 49ers ai supplementari

La finalissima della Nfl non ha deluso gli spettatori: invece degli attacchi, protagoniste le due difese che hanno fatto benissimo. Alla fine, però, l'esperienza di Mahomes e dei Chiefs ha avuto la meglio sui Niners di Purdy. Per decidere la partita c'è però voluto un touchdown di Hardman al supplementare

Super Bowl infinito: Kansas City ancora campione, piegati i 49ers ai supplementari

Doveva essere il Super Bowl del grande spettacolo, degli attacchi atomici ma, invece, i Kansas City Chiefs hanno dovuto faticare tantissimo per sconfiggere San Francisco. Sugli scudi le due difese, che hanno frustrato continuamente gli attacchi avversari. Tanti errori in campo, intercetti, poche controversie e parecchi field goal ma anche qualche giocata clamorosa e, soprattutto, il carattere e la forza dei campioni. I Chiefs non avevano convinto durante la stagione ma sono riusciti a trasformarsi nei playoff, riuscendo a farsi largo nella competitiva Afc ed approdare al Super Bowl. Grande delusione per i 49ers, ancora sconfitti come nel 2019 e che quindi non riusciranno ad aprire la bacheca dei trofei, chiusa dal lontano 1994. Niente lieto fine per la favola di Mister Irrelevant, che comunque ha dimostrato di potersela giocare anche contro Mahomes. Alla fine tutti contenti, tranne i tanti tifosi arrivati dalla California. Questo è il bello e il brutto del football: alla fine c’è una squadra che vince e 31 che si leccano le ferite.

Grande equilibrio, difese top

Dopo il solito, affascinante cerimoniale del pre-partita e qualche inquadratura di troppo concessa a Taylor Swift e ai tantissimi vip presenti all’Allegiant Stadium, si arriva finalmente al kickoff e si può parlare di football. Il primo attacco a scendere in campo sarà quello di San Francisco, che ha scelto di ricevere il kickoff: Brock Purdy, il terzo quarterback più giovane della storia del Super Bowl sceglie di affidarsi subito alla corsa di Christian McCaffrey per poi battere il blitz e completare il primo lancio per Juschek, efficace fullback che conquista il primo down. È proprio il running back ex Carolina a fare la differenza nel primo drive, sia nel bene che nel male. Alla seconda corsa dell’offensive player of the year arriva il primo fumble, palla persa che viene riconquistata dalla difesa di Kansas City: primo turnover pesante per i 49ers e opportunità per i Chiefs di imporre la propria legge. La prima corsa di Isaiah Pacheco viene fermata dalla difesa californiana, che blocca anche Kelce al secondo down, confermando l’ottimo stato di forma di Nick Bosa e compagni. La linea offensiva di Kansas City protegge bene Mahomes ma, nonostante trovi un ricevitore libero, non basta per chiudere il down: il punt riconsegna la palla ai Niners, annullando il fumble di McCaffrey. Pesante three and out per i Chiefs, ottimo impatto della difesa di San Francisco, che aveva sofferto non poco contro Packers e Lions.

Il secondo drive dei 49ers vede la prima ricezione di Brandon Aiyuk per un facile primo down: meno efficace invece la corsa di Deebo Samuel, che viene bloccata facilmente dalla difesa di Spagnuolo. La prima penalità se la prendono i Niners, con l’esperto Trent Williams che fa una falsa partenza: cinque yards che costringono l’attacco ad un fallo per proteggere Purdy e peggiorano ulteriormente la posizione dei californiani. Con 27 yards da guadagnare per il primo down, McCaffrey corre ancora sulla destra ma prende solo 7 yards. Meglio Samuel sul terzo down, ma non è abbastanza per evitare l’ennesimo three and out. All’ennesima flag degli arbitri, frustrazione da parte di Shanahan: per fortuna il punt di San Francisco è lungo e alto, consentendo allo special team di bloccare i Chiefs sulle 7 yards.

Il secondo drive dei Chiefs parte bene con una corsa efficace di Pacheco, che approfitta di un bel buco creato dalla linea. Al secondo snap, l’arcigna difesa dei Niners riesce ad arrivare a Mahomes, guadagnando il primo sack e mettendo nuovamente in crisi l’attacco dei campioni in carica. Sul 3 e 15 il quarterback di Kansas City ha tutte le opzioni di lancio chiuse ed è costretto a correre, venendo bloccato ben prima del primo down. Almeno nel primo quarto protagoniste assolute sono le difese, che stanno frustrando le velleità di due dei migliori attacchi della Nfl. Nuova corsa, nuova flag ma stavolta è per la difesa dei Chiefs, con McCaffrey che va vicino al primo down: Shanahan conferma la propensione per il gioco di corsa, guadagnandosi il primo down in un primo quarto che, comunque, si conferma estremamente equilibrato. Alla fine Purdy trova due buoni lanci consecutivi e San Francisco risale il campo fino alle 30 yards dei Chiefs. Sul più bello, però, un incompleto e una corsa di Cmc bloccata sul nascere complica la vita dei Niners, chiudendo il primo quarto sullo 0-0.

Tanti errori, Niners avanti

Al Super Bowl non si vedeva un primo quarto senza nemmeno un punto dal 2019, quando in campo c’erano i New England Patriots di Tom Brady ed i Los Angeles Rams. Con parecchie yards da guadagnare, Purdy spinge il lancio sul terzo down, cercando nella end zone Deebo Samuel ma la secondaria dei Chiefs fa ottima guardia. I 49ers sono costretti ad accontentarsi di un field goal dalle 54 yards di Moody: primi punti sul tabellone per San Francisco. Mahomes, visto il gran lavoro dei linebackers dei Niners, è costretto ad affidarsi a Pacheco, riuscendo comunque a conquistare il primo down con il rookie Rice. Alla fine, però, Mahomes trova il lancio lungo che spacca la partita, trovando Hardman nonostante fosse coperto bene dalla secondaria. Con i Chiefs nella cosiddetta red zone, invece del touchdown, arriva un altro errore dei running back: stavolta è proprio il migliore dei Chiefs, Pacheco, a vedersi scippare l’ovale e riconsegnarlo alla difesa. Il pubblico di Las Vegas, che in gran parte arriva dalla California, gradisce parecchio questo regalo che annulla il primo errore di copertura della difesa dei Niners. Un fallo della difesa regala il primo down a Purdy ma il gioco di corsa di San Francisco non è più così efficace: dopo due corse interne che vengono bloccate, la pressione su Purdy è alle stelle. Nonostante sia molto atletico, il quarterback non riesce a sfuggire al sack costringendo i californiani all’ennesimo punt.

L’inizio del drive dei Chiefs è da incubo: grande pressione della difesa dei Chiefs e Mahomes è costretto a buttare via il pallone. La palla non supera la linea di scrimmage e quindi viene fischiato un fallo all’attacco: dieci yards e perdita di down che mettono Kansas City con le spalle al muro. L’infortunio dell’esperto linebacker Dre Greenlaw è un problema per la difesa ma i Niners non sembrano soffrire: prima Bosa blocca la corsa di Mahomes, poi arriva il secondo sack e l’ennesimo three and out. Il primo lancio di Purdy è basso e teso, troppo difficile da ricevere per Deebo Samuel: al secondo tentativo il wide receiver ha decisamente più successo ma viene subito placcato dalla difesa. Le corse di McCaffrey e Mitchell tornano ad essere efficaci e riescono a “muovere la catena”, consentendo ai 49ers di risalire il campo. Sneed, dopo uno stupido fallo personale, riesce a mettere pressione a Purdy, che sbaglia il lancio. A questo punto Wilkes tira fuori un coniglio dal cappello: trick play con Purdy che lancia lateralmente al ricevitor Jennings che vede libero McCaffrey e, con parecchia fortuna, riesce a fargli arrivare il pallone. Cmc ringrazia e segna il primo touchdown: Niners avanti 10-0.

Con 4’23” prima dell’intervallo, Mahomes è costretto a rischiare pur di mettere punti sul tabellone. Il quarterback si affida spesso a Pacheco, visto che Kelce è coperto molto bene dalla difesa: prestazione davvero stellare di Nick Bosa e compagni che costringe i Chiefs a riflettere un attimo prima di giocare gli ultimi due minuti. Il two minute drive trova la prima ricezione di Watson e un buon primo down, grazie all’estrema mobilità di Mahomes. Il secondo lancio su Watson ha meno fortuna ma, grazie alle corse di Pacheco, trova finalmente un po’ di ritmo. Due ricezioni di Rice e Kansas City si porta a distanza di tiro. Se riuscissero a segnare, visto che avranno la palla nel secondo tempo, potrebbero riaprire questa partita. Un paio di corse di Pacheco e Rice rosicchiano qualche yard ma i Chiefs sono costretti ad usare due timeout per fermare il cronometro. Il terzo down vede però il sack di Armstead: Kansas City deve accontentarsi di un field goal che Butker converte senza problemi. Si va all’intervallo sul 10-3 per San Francisco.

Crisi Niners, sorpasso Chiefs

L’inizio del secondo tempo è decisamente negativo per i Chiefs: dopo un paio di giocate complicate, incluso un mezzo fumble di Pacheco che costringe Kansas City ad arretrare, Mahomes è costretto a forzare un lancio in doppia copertura e subisce il suo primo intercetto della post-season. Per fortuna dei Chiefs, però, il drive dei 49ers è altrettanto poco convincente: Purdy non riesce a trovare la quadra ed è costretto ancora a lasciare il campo senza muovere la catena neanche una volta. Dopo aver masticato amaro per tutto il primo tempo, giungendo addirittura a dare uno spintone al suo allenatore Andy Reid, prima ricezione per Travis Kelce, usato davvero pochissimo nel primo tempo. Il ritmo delle giornate migliori non c’è ancora, grazie alla prova finora quasi perfetta della difesa dei Niners: alla fine, visto che si trovano vicini alla propria zona di meta, i Chiefs sono ancora costretti al punt, che San Francisco decide di non ritornare.

Finora a tenere in piedi le speranze di San Francisco è stata la difesa: resta da capire se l’attacco riuscirà a fare la sua parte ed allungare su Kansas City. Nonostante l’importanza cruciale del drive, stavolta è la difesa dei Chiefs a fare la differenza, mettendo grossa pressione su Purdy e costringendolo a qualche errore di troppo. Su un terzo down e un incompleto su Kittle, pessima notizia per i 49ers: Deebo Samuel cade a terra, dopo un evidente problema muscolare. Quando sono costretti a fare a meno del ricevitore, l’attacco di San Francisco fa molta più fatica. Dopo aver giocato così tanto, la tenuta fisica della difesa dei 49ers sarà il fattore decisivo: scelte finora molto conservative dell’attacco dei Chiefs, dissuaso dall’ottima copertura nella secondaria di San Francisco. La contromisura? Le corse di Mahomes che, a questo punto non ha più nulla da perdere. Sull’ennesimo terzo down, la pass rush dei Niners riesce ad evitare il primo down: Andy Reid rischia un field goal da 57 yards, che Butker converte di un niente. È il più lungo della storia del Super Bowl, battendo il record appena fatto da Moody: tre punti d’oro che portano i Chiefs sul 10-6.

Il nuovo drive dei 49ers non vede migliorare il momento difficile di Purdy e dell’intero attacco: un paio di lanci rischiosi coperti benissimo dalla secondaria dei Chiefs ed ennesimo three and out. Per fortuna Samuel riesce a tornare in campo ma, finora, il secondo tempo dell’attacco californiano è totalmente da dimenticare. La offensive line di Kansas City, che deve fare a meno di Tooney, soffre maledettamente la pressione di Chase Young e Nick Bosa ma a tradire San Francisco è lo special team: sull’ennesimo punt dei Chiefs, la palla colpisce il piede di un giocatore dei Niners e McCloud manca la presa, riconsegnando il pallone a Mahomes a 16 yards dalla end zone. Al primo tentativo Valdez-Scantling spunta dal nulla, approfitta dell’unico errore della secondaria e riceve il primo touchdown per i campioni in carica.

Visto il momento orribile dell’attacco questo turnover potrebbe essere decisivo ma, in fin dei conti, i punti di distacco sono solo tre. Con più di un quarto da giocare, tutto è ancora possibile. Un timeout consente ai Niners di riflettere un attimo e, finalmente, Purdy trova il modo di muovere la catena, grazie ad un lancio per Jennings e qualche corsa di McCaffrey. Deebo Samuel torna efficace, anche se per poche yards ma, comunque il finale del terzo quarto vede San Francisco nella metà campo di Kansas City. Si deciderà tutto negli ultimi 15 minuti.

Botta e risposta, è overtime

Negli ultimi Super Bowl le giocate decisive sono arrivate nel finale ma, almeno a giudicare dal primo lancio di Purdy, che trova Brandon Aiyuk, il momento nero dell’attacco di San Francisco sembra passato. Il qb dell’Arizona rischia un lancio sulla fascia per Samuel ma esagera con la potenza, andando un po’ lungo. McCaffrey non riesce a chiudere il down e, stavolta, Shanahan rischia il quarto down. L’azzardo paga, visto che Purdy trova George Kittle: a 10 yards dalla meta Purdy si affida a Jennings che sfrutta al meglio la sua fisicità, resistendo a due tackle per trascinarsi nella end zone. Incredibilmente Moody sbaglia il punto addizionale, con la difesa che riesce a deviare l’ovale: solo 16 a 13 per i Niners, in una partita fin troppo ricca di errori.

Il primo lancio di Mahomes trova Kelce libero per un primo down ma i Chiefs sanno bene come giocarsi il tutto per tutto nell’ultimo quarto: in entrambe le vittorie degli anni scorsi sono sempre riusciti a ribaltare il punteggio. Nel momento del bisogno, è di nuovo Kelce a fare la differenza, che ha fatto tutte le sue 54 yards nel secondo tempo. La difesa dei Niners concede qualcosa e Mahomes ne approfitta al meglio, trovando Watson e riportandosi al limite della red zone. Il ritmo è quello dei giorni migliori con Pacheco che mette due buone corse, arrivando a poche yards dalla end zone. Dopo un quasi intercetto, Mahomes prova a fare tutto da solo ma la last stand dei 49ers costringe Kansas City ad accontentarsi di un field goal. Butker converte: 16 pari a 5’46” dalla fine.

Per togliere quanti più secondi possibile all’attacco dei Chiefs, San Francisco parte forte andando rapidamente sulle 50 ma poi preferisce correre. L’idea di Shanahan è di segnare senza dare abbastanza tempo a Mahomes di risalire il campo, cosa più facile a dirsi che a farsi. A due minuti dalla fine, San Francisco non è abbastanza vicina per rischiare un field goal lungo ma ha ancora una giocata a disposizione. Il blitz di McDuffy nega a Purdy il primo down e costringe Moody ad un field goal da 53 yards che il kicker dei Niners converte. Il piano di San Francisco funziona a metà, visto che Mahomes e soci avranno 1’53” per arrivare almeno sulle 30 yards: i campioni in carica hanno dimostrato più volte di essere perfettamente in grado di farlo. Kansas City mette una giocata dopo l’altra, guadagnando un paio di primi down senza spendere i due timeout ancora a disposizione. A 48 secondi dalla fine, i Chiefs sono al limite del field goal e trovano un primo down fondamentale: il pareggio ormai è cosa fatta ma Mahomes ha quattro tentativi per trovare un touchdown e confermarsi campione. Al terzo tentativo Kelce scappa sulla sinistra ed esce sulle 10 yards, mettendo enorme pressione sulla difesa californiana. A questo punto arriva il field goal che pareggia i conti: il Super Bowl LVIII va all’overtime.

Tutto in 15 minuti

Il lancio della moneta consegna la palla ai Niners, che quindi avranno la possibilità di segnare per primi. Le regole dell’overtime sono cambiate e nemmeno segnare un touchdown basterà per chiudere i conti. Viste le prove delle rispettive difese, le cose potrebbero complicarsi parecchio. Il primo lancio di Purdy è pericolosissimo e la difesa dei Chiefs manca di un niente l’intercetto. Ennesima penalità per l’attacco dei 49ers e pressione che sale alle stelle quando si va sul tre e 13: l’incompleto però viene salvato da una penalità di McDuffy, errore grave quello del difensore che fa imbufalire Spagnuolo. Nuovo set di downs per San Francisco ma le corse di McCaffrey non sono così efficaci come ad inizio partita. Alla fine Purdy trova Brandon Aiyuk per il primo down ma l’attacco manca ancora di un po’ di ritmo. Finalmente McCaffrey approfitta dell’ennesimo blitz per scatenare la corsa sulla sinistra ed arrivare alle 26 yards. Una nuova penalità per San Francisco nega il primo down ma i Niners riescono comunque ad entrare nella red zone grazie ad una ricezione quasi miracolosa di Juzchyk. Alla fine, però, la difesa dei Chiefs costringe San Francisco al field goal, convertito bene da Moody: 22 a 19 con sette minuti a disposizione di Mahomes per trovare il touchdown della vittoria.

Mahomes rischia poco o niente ma la difesa californiana fa un mezzo capolavoro, impedendo a Pacheco di convertire il terzo down. Con le spalle al muro, Mahomes fa tutto da solo e trova qualche yard preziosa. A cinque minuti e mezzo dalla fine, nuova pressione della difesa su Valdez-Scantling, che perde quattro yards. Alla fine, però, Kansas City riesce a sbrogliare la matassa e continua ad avanzare. I Chiefs potrebbero calciare il field goal del pareggio ma, a questo punto, l’obiettivo sarà di chiudere subito i conti. Ogni volta che si trovano in difficoltà, Mahomes risolve tutto da solo e porta i suoi a poche yards dalla meta.

Kelce lotta e si conquista il primo down a soli 10 secondi dalla fine ma il touchdown della vittoria lo mette Hardman. Alla fine, l’esperienza dei Chiefs ha avuto la meglio. Kansas City è ancora una volta campione Nfl, ripetendo l’impresa dei Patriots del 2003-04. Una nuova dynasty è nata.

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