Amanda fa ricorso contro la condanna per diffamazione

Caso Meredith, i legali della Knox hanno depositato al tribunale di Perugia il ricorso per la condanna per calunnie contro Patrick Lumumba

Amanda fa ricorso contro la condanna per diffamazione

Amanda Knox, assolta ad ottobre dall’accusa di aver ucciso la coinquilina Meredith Kercher, ha fatto ricorso alla corte d’appello di Perugia contro la sentenza di condanna per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba. L'ha riferito Daver Marriott, portavoce della famiglia. Secondo uno dei legali della ragazza, Luciano Ghirga, si tratta di "un atto dovuto e convinto, motivato dall’insussistenza dell’elemento oggettivo e soggettivo del reato".

Il ragazzo, proprietario del discopub in cui Amanda lavorava qualche sera, era stato infatti diffamato ingiustamente proprio dalla ragazza americana durante le indagini per la morte della studentessa inglese. L’appello è stato depositato in tribunale lunedì mattina, dall'avvovato della Knox, Carlo Dalla Vedova. L’accusa per calunnia era emersa durante un lungo interrogatorio del 2007, proprio per bocca della giovane americana. La Knox, in proposito, qualche tempo dopo confessò di aver accusato Lumumba in seguito a delle pressioni. Il giovane congolese, arrestato per l’omicidio di Meredith, rimase in carcere per due settimane prima di essere scagionato, e una volta uscito, denunciò la ragazza per calunnia.

Amanda, che era stata condannata a tre anni di reclusione, già scontati, è però indagata in un altro processo per diffamazione: avrebbe infatti accusato alcuni agenti della squadra mobile di averla maltrattata in questura.

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