Ma dove le prende le sue informazioni Marco Travaglio? È da un po che il novello Torquemada pare sbarellare con le sue denunce ritmate davanti ai teleschermi e laria di chi la sa lunga. Di ieri una messa a punto del Senato che fa a pezzi il ricamo giustizialista sulle spese di Palazzo Madama, recitato da Travaglio la sera prima nella consueta puntata santoriana di AnnoZero.
Passi per le spese generali. Travaglio le dà alle stelle, il Senato replica che si tratta di cifre tratte da un bilancio preventivo che è da vedere se si trasformerà in consuntivo, senza contare poi che tra il 2006 ed il 2007 la spesa complessiva è aumentata solo dello 0,07% e che il passaggio da 11 a 6 gruppi creerà nuovo risparmio. Ma dove la nota di Palazzo Madama infilza Travaglio è sulle «agendine» che vengono stampate ogni anno e distribuite ai componenti della Camera Alta, alla stampa parlamentare e ai funzionari. «Il presidente Schifani (nella foto) spenderà 260mila euro per realizzare la preziosa agendina», aveva denunciato a brutto muso il giornalista. Mezzo miliardo di vecchie lire. In effetti, troppo. Se non troppissimo.
Ma il pozzo di Travaglio era avvelenato e lui non se nè accorto. O ha fatto finta di nulla. Perché le agendine - come ha provveduto a ricordare Palazzo Madama - o meglio, la spesa indicata, altro non è che il frutto di un contratto quadriennale stipulato quando alla guida del Senato era Franco Marini. E mica è tutto.
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