«D'un de' tuoi monti fertili di spade, Niobe guerriera de le mie contrade, Leonessa d'Italia, Brescia grande e infelice». Così menzionava il poeta Aleardo Aleardi nei suoi Canti Patrii (1857) la città di Brescia. Da un lato un richiamo allo stemma cittadino (dove c'è un leone maschio rampante) dall'altro alla fiera resistenza della città nei dieci giorni di disperata resistenza antiaustriaca del 1849 (dal 23 marzo al primo aprile). E a quella fiera resistenza si ricollega il nuovo Museo del Risorgimento «Leonessa d'Italia» che sarà inaugurato domenica prossima. La prima del museo riallestito, grazie al Comune di Brescia e alla Fondazione Brescia Musei, segna l'apertura dell'anno in cui la città sarà Capitale Italiana della Cultura 2023. Completamente rinnovato nei contenuti, nell'allestimento e negli spazi, il nuovo Museo sarà caratterizzato da un approccio fortemente narrativo, orientato alla comprensione degli avvenimenti e allo sviluppo del pensiero storico, con l'obiettivo di leggere e interpretare il presente a partire dalla conoscenza del passato.
Tre sono i pilastri della trama narrativa del «Leonessa d'Italia»: i reperti storici, ovvero l'evidenza della cultura materiale del Risorgimento; le opere d'arte, che hanno contribuito a formare il nostro immaginario sull'epopea risorgimentale; infine, la collezione digitale, che permette un approccio esperienziale, coinvolgendo il pubblico in un percorso di conoscenza ed esplorazione. Nel nuovo allestimento, il Risorgimento italiano viene letto come parte integrante di fenomeni più ampi, che hanno riguardato l'intero continente europeo e la cui potenza simbolica non si è esaurita nell'Ottocento. Tessendo la trama del Risorgimento come un arazzo complesso, un canto polifonico a più voci, il Museo alterna scala locale ed europea, racconto e analisi, contenuti fisici e collezioni digitali, allo scopo di illustrare eventi. Con una prospettiva e uno sguardo nuovo sul ruolo delle donne nel processo di unificazione dell'Italia.
La narrazione parte dalla Repubblica bresciana del 1797, passando attraverso le Guerre d'indipendenza e arriva alle soglie dei nostri giorni. Un focus particolare ovviamente è riservato all'episodio delle Dieci giornate.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.