Investire informati per garantirsi il futuro. Per Attilio Ferrari, amministratore delegato di Arca Sgr, gigante del risparmio gestito con oltre 120 soggetti collocatori e 8mila sportelli, è questo il must che riguarda gli 11 milioni di dipendenti dei circa 4 milioni di imprese del settore privato.
«Il 1° gennaio - spiega - si è aperta la nuova stagione della previdenza complementare e tutti i dipendenti delle aziende private possono costruirsi una pensione integrativa, godendo dei vantaggi fiscali previsti dalle norme». Le stesse che stabiliscono per le imprese, a fronte dellindisponibilità dei flussi di denaro rappresentati dal Tfr diretto verso le forme di previdenza, una serie di misure compensative. Così, limponibile fiscale può ridursi di una somma pari al 4% del Tfr annuo (il 6% se lazienda ha meno di 50 dipendenti) destinato al fondo pensione, cui il datore di lavoro contribuisce operando un versamento previdenziale ridotto, pari al 10% anziché al 23,81%; inoltre, viene esentato dal contributo al fondo di garanzia Inps per la quota di Tfr versata al fondo pensione, la quale esce dal bilancio aziendale ed è esclusa dallobbligo della rivalutazione (1,5% più il 75% dellindice dei prezzi Istat). «Possiamo fare leva sulla rete capillare delle banche popolari che si pongono tradizionalmente a fianco delle piccole e medie aziende, spianando loro la strada verso la previdenza integrativa». Sta ai datori di lavoro individuare, attraverso un accordo con le organizzazioni sindacali, o per regolamento aziendale, i fondi pensione aperti che i propri dipendenti possono sottoscrivere e nei quali far confluire il Tfr, i contributi del lavoratore e quelli dellazienda. «Allo scopo - dice Ferrari - abbiamo predisposto un pacchetto che comprende ladesione su base collettiva al fondo pensione aperto Arca previdenza Aziende (www.arcaprevidenza.it), servizi di consulenza sugli aspetti legali e fiscali, formazione ai dipendenti e un impegno in sinergia con le banche collocatrici». Una sorta di kit che oltre al conto corrente agevolato, a mutui e prestiti, fornisce anche il finanziamento del Tfr in uscita. «Arca previdenza Aziende - continua il manager - offre lopportunità di personalizzare il piano pensionistico scegliendo tra 5 linee di investimento, in base al numero di anni che mancano alla quiescenza e in ragione del profilo di rischio del singolo lavoratore». I comparti sono denominati «Rendimento sicuro», «Garanzia», «Rendita», «Crescita» e «Alta crescita» e corrispondono a linee dinvestimento rispettivamente a contenuto in gran parte azionario con orizzonte di lungo periodo, di tipo bilanciato con un grado di rischio medio-alto, di natura principalmente obbligazionaria in una logica di medio periodo, di tipo monetario con garanzia di restituzione del capitale e, infine, a prevalente contenuto obbligazionario con rendimento annuo minimo del 2%, per un orizzonte temporale che può essere anche molto breve.
Le commissioni annuali di gestione (comprese nel valore della quota del fondo) variano dallo 0,696% del comparto «Garanzia» allo 0,96% di «Alta crescita»; non sono previste spese per il riscatto e lanticipazione (mentre il trasferimento ad altro fondo pensione costa 25 euro) ed è possibile passare gratuitamente da una linea allaltra una volta lanno. Ciascun aderente al fondo pensione può verificare la propria posizione accedendo al sito della società. «Arca Sgr - sottolinea Ferrari - vanta già oggi il maggior numero di adesioni collettive ai fondi aperti e detiene il fondo col maggiore patrimonio netto». Con quasi 490 milioni di euro Arca previdenza è in effetti il primo fondo pensione aperto in Italia.
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