Il primo circolo di pietre di Stonhenge fu realizzato 5.000 anni fa con massi che provenivano dal sud ovest del Galles, a centinaia di chilometri di distanza. La scoperta è stata fatta dai geologi Robert Ixer dell'università di Leicester e Richard Bevins del National Museum of Wales che hanno identificato un sito nei pressi di Pont Saeson, nel Pembrokeshire, come la fonte esatta di alcune delle pietre del celebre sito archeologico.
È la prima volta che l'origine di alcune delle pietre utilizzate per costruire Stonehenge è stata identificata con tale livello di precisione. La scoperta servirà agli archeologi a determinare l'esito di un dibattito che va avanti da tempo: se le pietre sono state estratte e trasportate da essere umani nella preistoria o se sono arrivate nel Wiltshire trasportate da un ghiacciaio centinaia di migliaia di anni prima. Recenti ricerche hanno indicato che le pietre sarebbero state estratte da luoghi con particolari associazioni spirituali e magiche e che trasportandole per 250 chilometri i costruttori di Stonehenge pensavano di aver portato qualcosa di più che semplice pietra.
Il sito di Stonehenge (pietra sospesa, da stone, pietra, ed henge, che deriva da hang, sospendere: in riferimento agli architravi) è un sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, Inghilterra, a circa 13 chilometri a nord-ovest di Salisbury sulla piana omonima. È composto da un insieme circolare di grosse pietre erette, conosciute come megaliti.
Il sito è stato aggiunto alla lista dei patrimoni dell'umanità dell'Unesco nel 1986.
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