Tra Argentina e Germania è guerra dei nervi

Continua la guerra di parole tra Germania ed Argentina. Alla vigilia dell’attesissimo quarto di finale dei Mondiali dal ritiro tedesco partono nuove accuse nei confronti dei calciatori della Seleccion, definiti "aggressivi e provocatori" dal capitano Philipp Lahm

Tra Argentina e Germania è guerra dei nervi

Continua la guerra di parole tra Germania ed Argentina. Alla vigilia dell’attesissimo quarto di finale dei Mondiali dal ritiro tedesco partono nuove accuse nei confronti dei calciatori della Seleccion, definiti «aggressivi e provocatori» dal capitano Philipp Lahm. Il terzino del Bayern Monaco ha di fatto ribadito i concetti espressi già mercoledì da Bastian Schweinsteiger, al quale aveva subito risposto un divertito Maradona. «Siamo tesi ma non nervosi», ha detto ieri Lahm replicando al Ct argentino, «non vediamo l’ora che arrivi la partita. Ci dovremo concentrare sul nostro gioco. Loro sono una squadra lunatica, vedremo come reagiranno alla sconfitta. Sono impulsivi, non sanno perdere». Le parole di Lahm, come quelle di Schweinsteiger, richiamano alla mente la rissa scoppiata al termine del quarto di finale dei Mondiali del 2006 tra Germania ed Argentina, vinto ai rigori dalla selezione tedesca. Maradona non sembra curarsene: «Credo che i tedeschi siano un po’ nervosi». Lo irrita di più la scelta dell’arbitro per la supersfida: l’arbitro asiatico Irmatov ha infatti già diretto la partita dell’albiceleste contro la Grecia e Dieguito si era molto lamentato per come aveva, a suo dire, eccessivamente tollerato il gioco duro dei greci, soprattutto nei confronti di Messi. Schermaglie.

Come il nuovo episodio dell’eterno confronto tra i due più forti giocatori della storia del calcio: Pelè è tornato infatti ad affermare in un’intervista sul sito sportivo della Tv Globo che, per essere paragonato a lui, Maradona avrebbe dovuto imparare a calciare di destro e a segnare di testa, «cose che non ha mai saputo fare».

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