«Caro, o cara, nipote, sono Sonia, la tua nonna, è molto tempo che ti sto cercando, ormai sono passati 33 anni»: sono le prime righe di una lettera scritta da Sonia Torres, fondatrice delle Madri di Piazza di Maggio della provincia di Cordoba, rivolta al nipote strappato nel 1976 al grembo della figlia, Silvina, arrestata ed uccisa dalla dittatura militare nel '77. L'anziana signora, che tra un mese compirà 80 anni, ha pubblicato la lettera sul web, sottolineando di non essere rassegnata, nonostante la certezza della morte della figlia, ad aver perso per sempre anche il nipote. L'iniziativa della Torres punta a far sorgere il dubbio sulle proprie origini in chi, uomo o donna, leggerà la lettera, affinchè faccia un passo avanti e si sottoponga al test del dna: per poi confrontare i risultati alla banca dati genetica dei «desaparecidos».
In un'intervista al quotidiano Clarin, la signora Torres racconta come la figlia, ex studentessa di economia a Cordoba e militante del Centro Studentesco dell'Università, sia stata rapita dai militari all'età di 21 anni, esattamente un giorno prima del colpo di stato del 24 marzo del 1976. All'epoca, ha precisato la donna, sua figlia era incinta di otto mesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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