Arrestato Chiesa: ancora tangenti

L'ex presidente del Pio Albergo Trivulzio (già fermato nel '92 con la mazzetta da 7 milioni che diede il via a Tangentopoli) è considerato collettore di tangenti per un traffico di rifiuti

Arrestato Chiesa: ancora tangenti

Milano - Ancora tu. Non dovevamo vederci più? A qualche appuntato amante di Battisti sarà venuta in mente mentre arrestava Mario Chiesa. L'uomo che diede l'avvio a Tangentopoli. L'amministratore della Baggina, del Pio Albergo Trivulzio di Milano. Il collettore di tangenti. Il "mariuolo", come lo definì Bettino Craxi prima di diventare il grande accusato. Rispunta 17 anni dopo e Mario Chiesa è sempre lui. Dentro a un'indagine per tangenti sui rifiuti illeciti. Lo chiamano "mister 10%", adesso. Come prima. Le mani sugli affari degli altri.

L'arresto Chiesa è stato prelevato all'alba nella sua casa di Milano e portato in caserma, dove ha bevuto un caffè con l’ufficiale che gli ha notificato il provvedimento restrittivo prima di entrare a San Vittore. È accusato di associazione per delinquere finalizzata all’attività organizzata per il traffico e la gestione illecita di rifiuti, truffa aggravata ai danni di società pubbliche e private. "Abbiamo provato stupore - racconta il colonnello Michele Sarno, comandante dei carabinieri per la tutela dell’ambiente del gruppo di Treviso - quando dalle intercettazioni telefoniche abbiamo capito che ci siamo trovati davanti a un personaggio che ha fatto un po' la storia d’Italia".

L'indagine Il vasto traffico illecito di rifiuti è stato scoperto dal nucleo operativo ecologico dei carabinieri di Milano ha eseguito 10 provvedimenti restrittivi emessi dalla magistratura di Busto Arsizio. Nel blitz, scattato alle prime ore di oggi, e coordinato dal gruppo tutela ambiente di Treviso, sono impegnati oltre 150 militari dell’arma della regione Lombardia e del secondo nucleo elicotteri di Orio al Serio, che stanno eseguendo anche 28 perquisizioni tra le province di Brescia, Milano, Como, Alessandria, Pavia e Varese. L’indagine che segue quella chiamata Grisù del 2005 (19 arresti e 21 denunce), è iniziata nel giugno 2008 e ha accertato un traffico illecito di rifiuti pari a 2.700 tonnellate.

Grande cervello Mario Chiesa sarebbe riuscito a far annullare una gara d’appalto, già vinta, rifare il bando e imporre come vincitrice una ditta della "società". Per gli investigatori era il gran burattinaio del sistema al centro del quale c’era la Servizi ecologici Milano (Sem), la società di cui è amministratrice unica la sua seconda moglie, coadiuvata dal cognato, e in cui opera il figlio avuto da Chiesa dalla prima moglie. Il secondo figlio è invece dipendente di un’altra società al centro dell'inchiesta, la Solarese. Chiesa sarebbe stato il grande elargitore: dava buoni benzina, buoni pasto e buoni d’abbigliamento facendo triplicare lo stipendio di chi partecipava al sistema. Lui avrebbe "controllato" le gare d’appalto vincendo al ribasso. Poi avrebbe "recuperato" con gli interessi facendo figurare quintali di smaltimento di rifiuti molto al di sotto di quelli reali, certificando servizi erogati, ma mai effettuati. Così il costo finale sarebbe "lievitato" del 10%.

Il mariuolo Mario Chiesa è uno dei dieci destinatari dei provvedimenti restrittivi emessi dalla magistratura di Busto Arsizio per un vasto traffico di rifiuti. Chiesa, 65 anni, di Milano, è considerato dagli inquirenti il collettore delle tangenti nella gestione del traffico illecito di rifiuti. L’ex presidente del Pio Albergo Trivulzio, secondo gli investigatori è l’uomo del 10%.

Il nome di Chiesa è fortemente legato all’inchiesta di Mani Pulite della magistratura di Milano degli anni ’90: è con il suo arresto, avvenuto il 17 gennaio 1992, fatto in flagranza di reato subito dopo avere intascato una busta con sette milioni di lire, una rata di quella che doveva essere la tangente per concedere l’appalto a una impresa di pulizia, che è iniziata la più nota inchiesta di Tangentopoli. Con l’arresto di Chiesa è emerso un vasto retroscena di concussione e corruzioni a largo raggio che ha poi coinvolti numerosi esponenti della politica, della finanza e dell’imprenditoria. 

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