Arrestato il comandante I pm: "C'è pericolo di fuga" Nave a 150 metri dalla riva

La procura analizza la scatola nera per far luce sulla rotta seguita. Il capitano in stato di fermo per pericolo di fuga. La difesa contro i pm: "Punizione più che cautela"

Arrestato il comandante  I pm: "C'è pericolo di fuga" Nave a 150 metri dalla riva

Da ieri sera la capitaneria del porto di Livorno sta esaminando la "scatola nera" della Costa Concordia. Il procuratore Francesco Verusio ha detto chiaramente che è "importante valutare quanto potrà emergere dalla scatola nera" per fare il punto sulla rotta della nave da crociera prima di incagliarsi al largo dell'Isola del Giglio. Emergono i primi elementi sulle cause della tragedia. Pare che la nave fosse "soli 150 metri dalla riva. Una distanza incredibilmente vicina. Stiamo facendo anche accertamenti satellitari per stabilirla con esattezza".

Il difensore del comandante Francesco Schettino, Giulio Leporatti, ha fatto sapere che la procura di Grosseto ha deciso il fermo di polizia giudiziaria per il capitano per "pericolo di fuga e possibile inquinamento delle prove". "La misura cautelare in carcere è l’anticipazione di una punizione invece che una cautela vera e propria", ha commentato l’avvocato Leporatti.

Secondo i pm di Grosseto che stanno coordinando le indagini, il pericolo di fuga farebbe leva sulla possibilità che il comandante Schettino avrebbe nel trovare sostegno, anche all’estero, date le sue molteplici relazioni acquisite proprio grazie alla professione di capitano di nave. Il difensore di Schettino ha detto di voler aspettare un approfondimento delle motivazioni dei pm sotto questi aspetti, anche a partire dall’udienza di convalida prevista tra martedì e mercoledì al massimo. "Stiamo valutando eventuali altre responsabilità, anche se al momento non ce ne sono", ha detto all'agenzia TMNews il procuratore capo Francesco Verusio spiegando che "martedì o mercoledì ci sarà l’interrogatorio" di Schettino. Verusio ha, quindi, ribadito che "il comandante era sulla plancia di comando e quindi lui stava guidando la nave, ma ha tenuto una rotta diversa, si è accostato in modo troppo audace e pericoloso alla costa". Quanto all’altro ufficiale, il primo ufficiale di plancia Ciro Ambrosio, "è stato indagato in concorso con il comandante perchè era in coperta insieme a lui".

Il comandante della Costa Concordia è stato arrestato ieri sera con le accuse di abbandono della nave, omicidio colposo plurimo e disastro. Secondo la ricostruzione fatta da Verusio, Schettino "non è stato l’ultimo ad abbandonare la nave", come invece sostenuto dallo stesso comandante nell’interrogatorio sostenuto davanti alla Capitaneria di Porto.

Intervistato da Sky Tg24 Verusio ha precisato che "la manovra della nave non doveva essere quella. Inoltre purtroppo devo confermare che il comandante non è stato l’ultimo ad abbandonare la nave". "Stiamo valutando - ha poi aggiunto - eventuali altre responsabilità".

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