Arrigoni, centinaia di persone ai funerali a Gaza La salma in Italia dall'Egitto per evitare Israele

Centinaia di persone hanno dato l'ultimo saluto a Vittorio Arrigoni nel valico di Rafah. La salma adesso verrà trasferita in Egitto e domani ci sarà la camera ardente al Cairo. Successivamente tornerà in Italia. Intanto continuano le ricerche della "mente" dell'assassinio

Arrigoni, centinaia di persone ai funerali a Gaza 
La salma in Italia dall'Egitto per evitare Israele

Diverse centinaia di palestinesi hanno preso parte ai funerali del volontario italiano Vittorio Arrigoni, ucciso da un commando salafita venerdì scorso a Gaza. Dopo aver lasciato l’ospedale al-Shifa di Gaza, la salma è stata portata in auto fino al valico di Rafah, scortata da alcune decine di auto con a bordo membri del governo di Hamas. Ad attenderla c’erano agenti della polizia palestinese, ma anche giovani e attivisti. Secondo quanto riferisce il sito Palestine-info, vicino a Hamas, "in molti hanno scandito gli slogan "Morte al terrorismo" e "Con il corpo e con l’anima ti difenderemo Vittorio". Ha spiegato un ufficiale della polizia, il colonnello Kamal Abu Nadi, che "il ministero dell’Interno del governo di Gaza ha organizzato un funerale militare per il volontario italiano, essendo stato un attivista della causa palestinese. Le sue attività rimarranno nel cuore di tutti i palestinesi".

Il feretro con la salma dell’attivista italiano Vittorio Arrigoni adesso è arrivato in territorio egiziano attraverso il valico di Rafah. Secondo quanto riferiscono i media palestinesi, il feretro è stato portato oltre il confine coperto da una bandiera italiana e da una palestinese, al termine di una cerimonia nella Striscia di Gaza. In queste ore è in viaggio verso il Cairo, dove a partire dalle 18.30 di domani sarà allestita una camera ardente all’interno dell’ospedale italiano del Cairo, in via al-Sarayyat-Abbassiya. Mercoledì dovrebbe essere imbarcata alla volta di Milano, dove sarà accolta dai suoi familiari che eseguiranno la sepoltura in provincia di Lecco, a Bulciago, paese di origine della famiglia Arrigoni. 

Intanto, a tre giorni dal ritrovamento del cadavere di Vittorio Arrigoni, i servizi di sicurezza di Hamas a Gaza sono impegnati nella caccia a un misterioso jihadista, Abdel Rahman "il Giordano", ritenuto la mente del sequestro. Già ieri si era avuto sentore che Hamas aveva rafforzato i controlli lungo il confine con l’Egitto per impedire ad un "infiltrato giordano" di abbandonare la Striscia.

Inoltre, il governo di Hamas ha diffuso oggi le foto di quattro salafiti ricercati con l’accusa di aver ucciso il volontario italiano, Vittorio Arrigoni. Per la polizia di Hamas si tratta di pericolosi criminali e per questo è stato disposta la chiusura di tutti i valichi di frontiera con Gaza per facilitarne la cattura.

 

 

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