C’è una nuova frontiera che può aiutare a penetrare il mistero che ancora circonda l’antica civiltà nuragica: quella dell’Intelligenza Artificiale. Uno strumento che attraverso l’uso dei droni, della realtà aumentata e della geolocalizzazione vuole mettere a sistema immagini, dati, conoscenze e favorire la riqualificazione e il rilancio di un immenso patrimonio archeologico.
Promotrice di questa operazione è l’Associazione La Sardegna verso l’Unesco che continua la sua campagna per l’ingresso del patrimonio nuragico nella lista dei beni patrimonio dell’umanità. Una azione a tutto campo che punta a rafforzare il racconto di questa cultura millenaria, troppo poco conosciuta in Italia e nel mondo, creando una sorta di nuovo “brand Sardegna” che aiuti l’isola ad attirare turismo 12 mesi l’anno con ricadute economiche su tutte le filiere.
Un lavoro di “presentazione” al mondo dei nuraghi che passa attraverso il coinvolgimento della comunità scientifica, come è avvenuto con la conferenza internazionale “Civiltà nuragica e Intelligenza Artificiale: dalle pietre alle reti neurali” organizzata a Cagliari.
Un appuntamento nel quale è stato presentato il progetto de La Sardegna verso l’Unesco “EIA”, Ecosistema Innovativo sull’Archeologia Protostorica, che nella fase in corso mette a sistema il lavoro del CRENOS, in collaborazione con GLAB dell'Università di Cagliari e CRS4 e punta alla progettazione di un centro internazionale per la valorizzazione dei monumenti nuragici, anche attraverso le tecnologie più innovative.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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