Un calendario in edizione limitata narra, attraverso suggestive immagini dei trabucchi delle nostre coste, l'intenso ed eterno rapporto tra gli uomini e il mare che circonda la Penisola. Esce dall'estro di Stefano Leone, editore e fotografo, che dall'Abruzzo alla Puglia, passando per il Molise, partendo dalla celebre Costa dei Trabocchi e proseguendo per Termoli fino a Vieste, ha immortalato questi monumenti a picco sulle onde, soffermandosi sul loro valore estetico, paesaggistico e culturale per assolvere quasi un debito di riconoscenza verso la funzione che svolgono. Un excursus identitario, dunque, tradotto in un calendario unico in Italia che sottolinea il valore della bellezza e della memoria.
"Quattro per ogni regione - racconta l'autore - riservandomi, dal prossimo anno, di evidenziare, man mano, tutti gli altri. L’uso della macchina fotografica mi ha insegnato ad ascoltare e, in questo caso, a vedere il miracolo di una metafisica della forma più che il risultato di una scienza esatta. Costruzioni essenziali, apparentemente esili, ma tenaci come la leggenda che rappresentano. Dai Fenici ai giorni nostri. Un ringraziamento particolare va al Maestro Francesco Toraldo. Egli ha accolto la mia richiesta dedicando parte del suo tempo a creare, col suo genio, la straordinaria opera dedicata al Trabucco, riprodotta in copertina.
Il Calendario risponde, a mio avviso, al bisogno sempre più urgente dell’uomo di dare maggior valore alla propria esistenza attraverso la ricerca e l’approfondimento culturale. Non un gadget e nemmeno un volume scientifico o storico. Un’opera editoriale che quotidianamente aiuta a costruire la nostra giornata. Perché la storia non è nell’immagine ma nel nostro rapporto con l’immagine, in ciò che essa deposita in noi".
"Le foto che ho scattato in più di 4 mesi - prosegue Leone - propongono quattro trabucchi per ogni area geografica interessata.
Lo strumento del calendario, peraltro non in vendita, mi è sembrato quello più congeniale per avere una sorta di memento quotidiano di storia e futuro, per dare ogni giorno voce al mare e chiedere nuove risposte all’uomo, proprio attraverso creature che lui ha costruito e ricostruito nel tempo. A seguito di mareggiate implacabili per continuare a vivere e ad alimentarsi”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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