
Il 20 marzo 2025, Milano si prepara ad accogliere un’opera straordinaria che promette di scuotere la città: Paradiso, l’installazione ambientale di Gian Maria Tosatti, sarà presentata ufficialmente presso gli ex Magazzini Raccordati della Stazione Centrale. L’evento rappresenta un ritorno in grande stile dell'artista italiano, che già aveva affascinato il pubblico internazionale con il suo lavoro visionario e simbolico. Questa nuova creazione, che apre un dialogo profondo con la storia e la memoria, invita a riflettere su un presente segnato dalla perdita di ideali e dalla disillusione. Un progetto che non solo esplora temi universali e di grande attualità, ma che contribuisce anche alla valorizzazione di uno spazio storico milanese, in attesa di una futura riqualificazione.
Il progetto prende forma
L’installazione Paradiso sarà ospitata in uno spazio di 3.000 metri quadrati degli ex Magazzini Raccordati, un luogo emblematico della Stazione Centrale, tutelato dalla Sovrintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio. Il progetto, realizzato grazie al supporto di Eco Contract + Eco Design e Brembo, si distingue per la sua capacità di trasformare un ambiente industriale in un'esperienza visiva e sensoriale unica. Il tema centrale dell’opera è il concetto di un paradiso ormai perduto, ridotto a un luogo di desolazione, distruzione e abbandono, come se il tempo avesse consumato ogni traccia di speranza.
L'installazione: tra distopia e realtà
Quando il visitatore entra nell’opera, si trova davanti a una scena che sembra raccontare la fine di un mondo. Le “sette volte celesti”, simbolo di purezza e speranza, sono decadute, infiltrate da umidità, ridotte a macerie. Le aule che un tempo ospitavano le gerarchie divine sono ora occupate da senzatetto, mentre la sensazione di desolazione cresce attraverso elementi come pozzanghere d'acqua e cumuli di neve che ricoprono il terreno. Ogni angolo di Paradiso emana una sensazione di violenza, come se il caos fosse la conseguenza inevitabile di un atto di distruzione perpetrato dall'uomo. Una parete di marmo, su cui sono incisi i nomi degli angeli, è frantumata, simbolo della distruzione degli ideali più alti. Nella sala finale, un binario sotterraneo ricorda l'immagine della strada ferrata che conduce ai campi di concentramento, evocando la memoria storica e il dolore collettivo.
Un’opera che invita a riflettere sul nostro tempo
Paradiso non è solo un viaggio visivo, ma una riflessione sulla condizione attuale dell’umanità. Come dichiarato dallo stesso Tosatti, l’opera è una metafora della distruzione degli ideali, una critica alla progressiva perdita di valore della democrazia, del sacro e degli stessi concetti di giustizia e verità. È una visione di un mondo in cui l’uomo ha consumato e svuotato ogni speranza, rinunciando a ogni orizzonte ideale. L'artista ci costringe a confrontarci con una realtà che ci appare vuota, distorta e priva di futuro, invitandoci a una riflessione profonda sul nostro ruolo in questo scenario.
Un incontro tra arte e rigenerazione urbana
La realizzazione di Paradiso rappresenta anche un'opportunità di rigenerazione per Milano. Gli ex Magazzini Raccordati, che saranno oggetto di un’importante riqualificazione, sono il simbolo di come l'arte possa dare nuova vita a spazi storici e favorire un dialogo tra passato e futuro. Grazie alla collaborazione con le aziende Eco Contract + Eco Design e Brembo, il progetto non solo offre una riflessione sull'arte e sulla memoria, ma contribuisce anche a sensibilizzare il pubblico sull’importanza di recuperare e valorizzare il patrimonio urbano, unendo cultura e architettura.
Dettagli dell’esposizione
L'installazione sarà aperta al pubblico dal 22 marzo all’11 aprile 2025, tutti i giorni dalle 11:00 alle 17:00 (ultimo ingresso alle 16:30). A causa della natura intima dell’esperienza, l’ingresso sarà limitato a cinque persone alla volta.
Inoltre, il 21 marzo 2025, alle 18:30, presso la Fondazione Memoriale della Shoah di Milano, si terrà un incontro con l'artista Gian Maria Tosatti e lo psichiatra Vittorio Lingiardi, durante il quale si discuterà dei temi trattati nell'opera e del ruolo dell’arte nella società contemporanea.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.