Antonello Mosca
Proprio nel cuore cittadino, in piazza San Babila angolo via Bagutta, nella costruzione una volta occupata dal garage Traversi, si è inaugurato ieri Casadecor, aperta dalle 11 alle 21,ingresso 10 euro, chiusura il 17 dicembre. Una mostra decisamente fuori dalle normali regole, perché non è la solita esibizione di mobili e arredi ma una raccolta di idee innovative ad opera di un gruppo di giovani designer d'interni, tutte legate al tema dell'arredo di un determinato ambiente. Niente esibizioni di lusso, di classico, di tradizionale, né riproposte di prodotti conosciuti, quanto una serie di accattivanti esempi di come gli architetti di oggi, a briglie sciolte, sono in grado di proporre per la casa. Una casa decisamente fuori dalle regole, anche se destinazioni e funzioni sono rispettate, dove comanda la fantasia e l'interpretazione personale. Ma il risultato è curioso e intrigante, a volte anche affascinante. Queste venti proposte, articolate su tre piani dell'ex garage, hanno visto impegnati nomi poco noti al grande pubblico, che per di più hanno contribuito personalmente al pagamento dell'area occupata insieme alle numerose e diverse aziende che hanno fornito gli elementi d'arredo, o di loro produzione o realizzati su disegno dei progettisti. La formula di Casadecor è nata trent'anni fa a New York, poi esportata in Sud America e quindi, negli anni '90, in Europa. Un appuntamento fisso anche per i professionisti del settore a Madrid, Barcellona, Lisbona e quest'anno anche a Miami, Londra, Milano e Roma nel prossimo maggio. «Il patrocinio del Comune di Milano - ha ricordato nella presentazione l'assessore ai giovani Giovanni Terzi - offre un ulteriore prestigio ad una iniziativa che sottolinea ancora una volta come la città viva all'interno di un percorso artistico internazionale, e questo format di successo, allestito proprio nel suo cuore più prestigioso del made in Italy, ne rappresenta molto bene le fruttuose caratteristiche dell'originalità e dell'invenzione». I visitatori saranno confortati da bar e ristorante che, come addirittura i servizi,hanno un decoro studiato dai designer. L'intento della mostra non si esaurisce in essa, ma diviene un mezzo con il quale sostenere l'Associazione Amici della Fondazione Floriani. Una nota la merita l'ubicazione di Casadecor, vale a dire l'ex garage Traversi, oggi in procinto di ricevere il «vincolo monumentale dell'edificio» da parte del Comune e per il quale correvano fantasiose voci di un interesse di Giorgio Armani per la realizzazione di un albergo di grande lusso.
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