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Aston Martin, in dote un baule di utili

da Milano

Giorni decisivi per il passaggio di proprietà del marchio automobilistico Aston Martin, noto per le prestigiose vetture sportive prodotte e per l’abbinamento con i film dell’agente 007, che il gruppo Ford è costretto a cedere per rimpinguare le casse. Numerose le voci circolate nelle scorse settimane circa i candidati all’acquisto: da Bernard Arnault, a capo del polo del lusso Lvmh, all’investitore Usa, Nelson Pelz. Possibili soluzioni che, però, lasciano perplesso il presidente Ulrich Bez, nei giorni scorsi a Milano. «Louis Vuitton al vertice di Aston Martin? Troppo diverso il fashion dall’automotive e troppo distanti i rispettivi modelli di business - risponde Bez al Giornale -: le nostre saranno nozze con chi avrà mostrato di volerci valutare e valorizzare in una prospettiva globale. Aston Martin va trattata come un’opera d’arte». L’azienda è da due anni consecutivi in utile e già in grado di mettere a frutto i forti investimenti di Ford. «Non siamo più una piccola fabbrica - aggiunge il direttore generale europeo Andreas Prillmann - e ora che siamo cresciuti, Ford ha deciso che possiamo correre da soli. Nel 2006 abbiamo venduto circa 7mila vetture», 10 volte i numeri del ’99. E quest’anno le stime sono per una crescita in volume compresa tra il 5 e il 10%. «Aston Martin - ribadisce il presidente, a Milano per inaugurare una nuova concessionaria (la quarta in Italia, dopo Roma, Bologna e Padova) - è in gran forma. E ha davanti un futuro di ulteriori progressi, alimentati da nuovi modelli e dallo sviluppo della rete».
Un nuovo dealer sta per aprire a Mosca e sono diversi i candidati nelle aree metropolitane di mezzo mondo: da Shanghai a Pechino, da Atene a Cape Town. Oggi i concessionari sono 125 in 27 Paesi, destinati a diventare 140 entro fine anno. In Italia gli attuali potrebbero raddoppiare, partendo da Torino, Firenze e Bari. «Aston Martin - osserva Bez - si sposa bene con lo stile, la cultura del design e il gusto italiano: pulizia, semplicità e cura dei dettagli sono i canoni delle nostre auto, contraddistinte da una personalità unica e dall’eleganza espressa nell’understatement che pure i nostri show-room riflettono bene». Come a Milano: 380 metri quadrati inseriti in una palazzina business firmata da Renzo Piano, tra media e analisti finanziari. In vetrina, la supercar V8 Vantage Roadster, proposta in anteprima e in consegna ad aprile (220mila euro).

A settembre dovrebbe seguire il modello Dbs, già sfoggiato da James Bond (alias 007) nell’ultimo film della serie, Casino Royale.
«Il mercato italiano - dice il titolare della filiale Andrea Franzoi - dovrebbe assorbire quest’anno 300 vetture. Il nostro obiettivo è contribuirvi con un terzo dei volumi».

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