Addio a Marcello Mutti, l'innovatore del pomodoro che ha cambiato il mercato

Si è spento Marcello Mutti, il re del pomodoro della storica industria parmigiana

Addio a Marcello Mutti, l'innovatore del pomodoro che ha cambiato il mercato
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Si fa presto a dire innovatore quando si parla di un imprenditore ma solo pochi tra questi lo sono per davvero. Se oggi in un qualsiasi scaffale di un qualsiasi supermercato troviamo la passata di pomodoro in bottiglia, lo dobbiamo a lui, Marcello Mutti. L'imprenditore per davvero innovatore, il capitano d'industria diventato icona, scomparso ieri a 83 anni, la cui eredità resterà ben oltre quella bottiglia trasparente che a tutti quanti oggi sembra scontata. Un fatto su tutti, raccontato dal figlio Francesco, amministratore delegato dell'azienda di famiglia: «È scomparso nella casa in cui è venuto al mondo. La casa all'interno dell'azienda». Casa e bottega, il motto e la realtà del signore del pomodoro. Perché «vedeva nell'azienda un valore superiore a quello del semplice profitto economico», spiega il figlio a La Gazzetta di Parma. Ecco perché, tra le altre cose, il signor Mutti era molto più di un comune imprenditore.

Nato il 25 dicembre del 1940, si è laureato in Economia e Commercio e sin da giovanissimo ha sempre mostrato quella speciale curiosità tipica degli innovatori. La sua carriera si è sviluppata

soprattutto all'interno della Corte di Piazza di Montechiarugolo, comprata dalla famiglia Mutti alla fine dell'Ottocento, che è diventata la sua residenza e il cuore pulsante di una azienda cresciuta anno dopo anno. A partire dal 1899 quando Marcellino e Callisto Mutti diedero avvio alla prima campagna di trasformazione del pomodoro per arrivare ai giorni nostri, con il Gruppo Mutti che da Parma è diventato leader in Europa nel mercato del pomodoro. Mutti è infatti presente in cento Paesi al mondo con un fatturato netto nel 2023 pari a 665 milioni di euro e 525mila tonnellate di pomodoro trasformate nello stesso anno. Sempre nel 2023 i volumi di export hanno superato i volumi di vendita italiani grazie ad una crescita che ha raggiunto la doppia cifra ogni anno. E che non si spiega con la sola intuizione di rivoluzionare il mercato utilizzando il vetro per conservare i prodotti della sua azienda per mostrare a tutti la qualità delle sue creazioni. Era il 1986 e l'azienda, forte di questa invenzione, allestisce una linea interamente dedicata alla passata trainando così la ripresa e il rilancio dell'industria conserviera nel mercato italiano portando il marchio Mutti in tutte le case. Anche grazie al metodo, anche qui innovativo, di lavorazione e di controllo di tutti i passaggi produttivi per garantire la qualità

del prodotto finale.

«Mio padre era un uomo schivo ma di grandissimo cuore. Amava la natura era molto legato a Parma, ma alla città ha sempre preferito gli orizzonti di Piazza». Casa e bottega, in purezza. E innovazione, continua. Marcello Mutti infatti è stato tra i primi a parlare di «sostenibilità», molto tempo prima che il tema diventasse di moda, mettendo grande attenzione alle politiche del riciclo e della lotta agli sprechi.

Chi lo ha frequentato lo descrive come buono ma fermo, sagace, ironico e raffinato. Un signore, sempre presente nella sua «Corte».

Casa e famiglia al centro dell'azienda, valorizzando il territorio con attenzione ai dettagli e dedizione al proprio lavoro. Quel tipo di imprenditori di una volta che ha fatto grande l'impresa Italia. Di quelli che hanno scritto la storia. E che davvero possono essere definiti innovatori.

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