Arriva la nuova telecamera anti smartphone alla guida: ecco come funziona

Da Agliana, in provincia di Pistoia, parte una sperimentazione che utilizza l'intelligenza artificiale: una telecamera capace di individuare chi guida parlando al cellulare o senza cintura di sicurezza

Arriva la nuova telecamera anti smartphone alla guida: ecco come funziona
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Uno spetto si aggira per le strade italiane. Una nuova super telecamera anti-smartphone alla guida che, molto probabilmente, andrà a rivoluzionare l’intero sistema della sicurezza stradale. Le prime sperimentazioni arrivano da Agliana, un piccolo paese di 18.000 abitanti in provincia di Pistoia. Il suo nome è “Mobile Phone and Seat Belt Detection” ed è considerato un vero e proprio gioiello che incrocia l’IA all‘alta definizione per scovare chi non rispetta le regole alla guida.

Come funziona

Un’invenzione che potrebbe diventare il vero incubo per i conducenti: la telecamera sarà infatti in grado di riconoscere e individuare chi guida utilizzando il cellulare. In apparenza una normale telecamera per il controllo del traffico, in realtà è dotata di una lente ad alta risoluzione, cattura immagini e piccoli video dei veicoli in movimento. Ma non solo: riesce ad analizzare le posture e i movimenti del conducente che quindi sarà controllato in qualsiasi movimento sospetto.

Gli esempi sono molteplici: se una mano è sul volante e l'altra all’altezza dell’orecchio, o se la cintura non è allacciata, la telecamera se ne accorge. La telecamera non andrà a intaccare la privacy del conducente, il quale sarà protetto da eventuali registrazioni di conversazioni private. Inoltre, se il cellulare è utilizzato in modalità bluetooth, la tracciabilità non funziona. Ma, nel caso di ipotetica infrazione, le prove in questo caso verranno raccolte e trasmesse automaticamente alle autorità, le quali andranno a verificare la presunta infrazione.

Le polemiche sulla privacy

Le polemiche, però, non mancano. Soprattto per quanto riguarda il tema della tutela della privacy del conducente. A Milano, ad esempio, l'introduzione di una tecnologia simile è stata sospesa per le possibili implicazioni legate alla privacy. "Potendo inquadrare il conducente, può creare problemi legati alle leggi sulla riservatezza", ha dichiarato Marco Granelli, assessore alla Mobilità del capoluogo lombardo

"Non è uno strumento per fare cassa, ma un investimento per la sicurezza", spiega Fabrizio Baroncelli, vicesindaco di Agliana.

E i dati, a ben vedere, confermerebbero questa tesi. L'uso del cellulare è tra le principali cause di distrazione alla guida, responsabile del 15% degli incidenti stradali in Italia nel 2022, secondo l’Istat. L’intero costo del dispositivo è di di 25mila euro.

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