Assicurazioni, invecchiare l'auto per pagare meno: come funziona l'ultima truffa

Auto spacciate come storiche per abbattere l'RC auto: la polizia di Vercelli stronca una frode che si stava diffondendo in tutta Italia

Assicurazioni, invecchiare l'auto per pagare meno: come funziona l'ultima truffa
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Spacciare un veicolo nuovo come storico per poter beneficiare di un consistente taglio dei costi relativi all'RC auto: è questa l'ultima frontiera delle truffe che è stata di recente stroncata dalla polizia di Vercelli.

Gli inquirenti sono entrati in azione dopo aver ricevuto una segnalazione da parte del titolare di un'agenzia assicurativa di Vercelli, il quale aveva scoperto che uno dei dipendenti, a quanto pare a sua insaputa, aveva stipulato 270 polizze destinate a fornire copertura a delle "auto storiche" che in realtà non avevano alcun titolo per essere considerate tali. La strategia di "invecchiare" l'auto per beneficiare dei tagli aveva dato i propri frutti e stava iniziando a diffondersi ben oltre il Piemonte, tutto grazie alla strategia messa in atto da un broker di Napoli.

Una volta ricevuto da quest'ultimo tutti i dati dei mezzi a quattro ruote per cui era necessario stipulare l'RC auto, il dipendente dell'azienda vercellese provvedeva a produrre le polizze tramite il software aziendale, ma i pagamenti venivano effettuati sul conto corrente dell'istituto assicurativo e non su quello dell'agenzia: ciò ha reso quindi impossibile per il titolare rendersi immediatamente conto di quanto stava accadendo.

La polizia stradale ha dato quindi avvio alle indagini, riuscendo a ricostruire il sistema utilizzato dal truffatore napoletano: ovviamente, per far sì che l'auto da assicurare risultasse "storica" e potesse beneficiare dell'agevolazione prevista, il broker falsificava tutti i documenti con l'obiettivo di ottenere il via libera alle sue pratiche. Scavando più a fondo, gli inquirenti sono riusciti a individuare centinaia di mezzi assicurati in modo fraudolento con lo stesso stratagemma, che si stava pericolosamente diffondendo in altre città italiane.

Non solo. Nell'ambito del medesimo filone di indagine sono state individuate numerose altre truffe perpetrate direttamente dagli stessi clienti alle compagnie assicurative senza l'intermediazione di un broker. Questi ultimi inviavano la copia dei documenti richiesti, ovvero carta di circolazione, certificato di rilevanza storica e passaggi di proprietà, modificando in modo fraudolento la parte relativa alla data di prima immatricolazione e talvolta anche quella del modello: così facendo riuscivano a ottenere tariffe agevolate pur essendo proprietari in realtà di autovetture recenti.

Una volta acquisito tutto il materiale,

la polizia stradale di Vercelli ha inoltrato una segnalazione anche all'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni. Le indagini sono ancora in una fase preliminare, per cui eventuali responsabilità vanno ancora determinate.

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