"Bartoletti è morto". La verità dietro la macabra news diffusa sui social

Con regolarità sul web riemerge la notizia del finto decesso, la novità è che questa volta il giornalista sportivo ha denunciato gli sciacalli alla Polizia Postale

"Bartoletti è morto". La verità dietro la macabra news diffusa sui social
00:00 00:00

Non c’è solo la mania, quando muore un personaggio pubblico, di commemorarlo postando una foto con lui (quando era vivo, ovviamente) per mettere in mostra se stessi. C’è anche quella di annunciare la morte di persone vive. L’ultima fake news funebre è successa di nuovo al giornalista Marino Bartoletti, preso di mira spesso, perché sui social vale tutto pur di avere visibilità.
Tra l’altro molti utenti prendono le fake news per vere (grande problema dei social) senza andare a verificare. Marino l’ha presa con la solita ironia («Ci risiamo, sono morto di nuovo, e a distanza di pochi mesi... secondo voi perdo tempo a morire proprio alla vigilia del settantacinquennale del Festival di Sanremo con tutte le cose che ho da fare? Un affettuoso vaffa... cari sciacalli».
Tuttavia stavolta Marino ha denunciato i cari sciacalli alla Polizia Postale, e secondo me ha fatto bene. Perché c’è gente che vive di click, di qualsiasi tipo. Sui social ti insultano, ti minacciano, e se non ti minacciano di morte ti danno per morto, per avere visualizzazioni. Non che Bartoletti sia scaramantico, piuttosto mi sembra un gesto civico per dare una lezione a imbecilli che guadagnano sulle bufale.
Dai social bisogna anche difendersi, per far sì che diventino un posto migliore (sarà difficile, ma se nessuno fa mai niente non cambierà mai niente).

Invece per le foto con il morto non c’è niente da fare, non è illegale e per molti è irresistibile usarli come vetrina. A metterli a posto, però, lì ci pensano i social stessi, basta leggere le migliaia di commenti sprezzanti sotto il post di Maria Elena Boschi con Oliviero Toscani.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica