- Pure nei film western infilano ormai il protagonista fluido che tra una pistolettata e l’altra se la fa un po’ con le donne e un po’ con gli uomini. Che barba.
- La procura di imperia non ha nulla di meglio da fare che indagare Blanco, il cantante, per danneggiamento. L’artista per assenza di altre definizioni, ha spaccato i fiori sul palco di Sanremo. Ha fatto una stupidaggine, e l'abbiamo detto in tutte le salse, ma perché scomodare i giudici?
- Diverso invece il caso del sottosegretario Andrea Delmastro, che risulta indagato dalla procura di Roma per la rivelazione (all’amico Donzelli) dei documenti sulle intercettazioni in carcere ad Alfredo Cospito. Così come vengono aperte le indagini si possono chiudere, però il danno di immagine resta. Spero che almeno Delmastro chieda a Donzelli di pagargli gli avvocati.
- L'ultima intervista di Bergoglio sa di bacchettata, per quanto bonaria, papa Benedetto XVI. Parlando di dimissioni, Francesco spiega che “i papi dimissionari non devono diventare una moda” perché si tratta di un “ministero ad vitam”. È vero che ha riconosciuto il coraggio di Ratzinger di farlo “perché non se la sentiva di andare avanti”, ma insomma da quando il Papa emerito è morto ormai sono tanti quelli che ne criticano - da destra come da sinistra - la scelta di rinunciare al ministero petrino.
- 200 barattoli di Nutella trovati nascosti tra gli Ulivi in Puglia. Ormai sono scaduti. Il responsabile di un simile spreco andrebbe condannato al 41bis.
- Tutti a discettare del "cavillo" che avrebbe salvato Berlusconi dal processo Ruby. Beh, mi duole contraddirvi, ma non si chiama "cavillo" bensì "clamoroso errore giudiziario". I pm non hanno capito (o non hanno voluto capire...) che le testimoni andavano sentite come indagate e non come teste, quindi crolla tutto l'impianto accusatorio. Anziché prendermela col sistema, chiederei conto ai magistrati - semmai - che hanno commesso questo imperdonabile "strafalcione".
- Ho letto decine di pezzi e ancora non ho capito per quale motivo il Cav, secondo i suoi detrattori, avrebbe meritato la condanna. Il punto è che da quando non fa più il presidente del Consiglio, tutto il gossip, tutto quel guardare dalla serratura, che nulla ci azzecca con i reati ma attiene solo alla cronaca rosa, ha ormai perso di valore. E dunque emerge con tutta la nitidezza del caso l'assurdità di investire così tante risorse pubbliche per provare a dimostrare a tutti i costi l’indimostrabile.
- Gli anarchici promettono di colpire un manager in risposta alla fermezza del governo su Cospito. Magari resterà solo una minaccia, però questo sia d’insegnamento a chi soffia sul fuoco e accusa il ministero di essere “troppo duro" col compagno Cospito. Se succeder l’irreparabile, chi riterremo responsabile morale?
- Qualcuno ha presentato un esposto in procura contro Rosa Chemical accusandolo di atti osceni in luogo pubblico. Ora, va bene criticare, va bene discutere, va bene parlarne sui giornali. Ma lasciamo libere le procure di occuparsi di cose più serie: Rosa Chemical non merita pure l’onore di diventare un martire.
- Sulle dimissioni di Nicole Sturgeon, premier scozzese indipendentista, vi chiedo di smetterla di dire stupidaggini. Se si dimette perché stanca, sempre che sia vero e la causa non sia da cercare altrove, non è affatto da lodare per il "coraggio di dire basta". Stiamo parlando di un ruolo di governo, non della sagra della pancetta: se non sei preparata a gestire la pressione, vuol forse dire che non eri all'altezza. Niente di tragico, ma diventare un esempio anche no.
- Da leggere l'ammissione, un tantino a scoppio ritardato, di Carlo Bonini di Repubblica sul processo a Berlusconi. La procura della Repubblica non porta a casa neppure una condanna nonostante anni e anni di processi? "Questo vuol dire due cose: o che ha lavorato male o che non ha avuto la forza di riconoscere che quanto scoperto nelle indagini era di straordinaria rilevanza politica per il Paese ma di incertissimo esito penale". Mi permetto solo di fare una precisazione: ciò che accadeva a casa di Berlusconi non era affatto di rilevanza politica per il Paese, erano banalmente fattacci suoi. I magistrati hanno confuso un eventuale "peccato" con un "reato", come ben scrive Mattia Feltri.
- Avrei voluto commentare il pezzo di Concita De Gregorio dal titolo "La destra vince con la fuoriclasse Giorgia. La sinistra vince solo a Sanremo". La premesse erano interessanti. Ma come al solito non si capisce una mazza.
- Alla Fiera del Libro di Torino si ipotizzano nomi come Giordano Bruno Guerri, Pietrangelo Buttafuoco e Alessandro Campi? La sinistra parla subito di intromissioni inaccettabili del governo. E ci credo: abituati all'egemonia culturale, direi proprio okkupazione, appena si immagina un cambio di approccio culturale scatta subito il fallo di reazione nonostante il governo non abbia imposto alcun nome.
Paolo Giordano, come scrive giustamente Campi, sta solo cercando di diventare l'ennesimo martire della sinistra. Anche perché non si capisce: quale problema dovrebbe avere a collaborare con pesi massimi come Guerri, Buttafuoco e Campi? Al Salone sono vietati forse "intellettuali di destra"?- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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