"Effetto Greta". E l'Onu arruola una 12enne come consulente per il cambiamento climatico

L'Organizzazione delle Nazioni Unite ha scelto la giovanissima Madhvi Chittoor come consulente sul cambiamento climatico. Lo chiamano effetto Greta Thunberg

"Effetto Greta". E l'Onu arruola una 12enne come consulente per il cambiamento climatico
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Per decidere le linee guida sul cambiamento climatico, l'Onu si affida a una 12enne. Lo chiamano "effetto Greta Thunberg", ma più prosaicamente potremmo definirlo eco-impazzimento. Il fenomeno dell'ambientalista svedese organizzatrice dei Fridays for Future ha fatto proseliti e aperto un varco, convincendo le grandi istituzioni mondiali a fidarsi dei preadolescenti su tema assai complesso, che ancora oggi divide persino gli accademici e i grandi esperti. Se questi ultimi non hanno risposte definitive al riguardo, pensate cosa ne possano sapere dei ragazzini. Ma poco importa: l'ideologia green accoglie comunque e di buon grado le opinioni di ragazzini cresciuti a pane ed ecologismo.

Madhvi Chittoor ha solo 12 anni, ma le Nazioni Unite l'hanno arruolata all'interno di un team di giovani consiglieri sulle questioni climatiche. La ragazzina, quando aveva solo sette anni, con l'aiuto dei suoi genitori pubblicò un libro intitolato "La plastica è il mio cibo?", ancora oggi in catalogo su Amazon e acquistabile a poco più di 5 dollari. Il volumetto è diventato una sorta di manifesto ambientalista della piccola manifestante, che recentemente aveva dichiarato di avere anche saltato la scuola per partecipare alle mobilitazioni sul clima, dopo aver visto un documentario sull'impatto della plastica sull'Oceano Pacifico. Nel febbraio dello scorso anno, poi, Chittoor prese parte a un programma nel quale un gruppo di bambini aveva lavorato con il Comitato delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia.

La ragazzina ha anche contribuito alla stesura di un questionario che l'Onu ha inviato ai bambini di tutto il mondo, chiedendo le loro opinioni sul cambiamento climatico. L'indagine è stata utilizzata per produrre poi una "carta globale dei bambini" non ufficiale, che chiedeva alle nazioni e alle imprese di "pagare multe salate per compensare l'inquinamento" e riparare i danni causati all'ambiente. "Ho condiviso il sondaggio con molti studenti della mia scuola e ho anche organizzato dei workshop", ha raccontato Madhvi, aggiungendo anche di aver suggerito che l'Onu "rilasciasse un certificato a ogni bambino che ha partecipato". Così, "ogni bambino può sentirsi orgoglioso del proprio contributo".

Altrettanto celebre è diventata un'altra attivista sulle orme di Greta: la 21enne iraniano-americana Sophia Kianni, studentessa all'Università di Stanford e già consigliere Onu, ma anche co-presidente di un gruppo di lavoro del World Economic Forum. La giovane, in qualità di promotrice delle istanze climatiste, ha incontrato leader e alti rappresentanti istituzionali in tutto il mondo, non ultimo Papa Francesco. Il suo curriculum? Secondo il Telegraph, Sophia è diventata una celebrità da un giorno all'altro nel 2019 quando, all'età di 17 anni, saltò le lezioni del liceo per partecipare a uno sciopero della fame guidato da Extinction Rebellion nell'ufficio della politica Nancy Pelosi a Washington Dc.

Al di là della passione sincera con cui questi

giovanissimi portano avanti le loro istanze ambientaliste, colpisce e preoccupa la facilità con cui le grandi istituzioni affrontano il problema climatico, prestando ascolto a ragazzini dalle dubbie competenze sull'argomento.

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