Luciana Littizzetto ha fatto indignare molti e ora sono tante le persone che attendono le sue scuse. Sono state particolarmente apprezzate le parole dei militari che hanno scritto lettere aperte all'attrice attraverso i social ma anche i commentatori de il Giornale hanno detto spesso la loro. Ci sono stati, infatti, numerosi militari che, a commento delle nostre pagine, hanno voluto esprimere la propria idea su quanto detto da Littizzetto, ricordando il proprio passato, o quello dei parenti, nelle Armi. Tanti dei nostri lettori hanno ricordato con noi l'esperienza di leva, quando ancora era obbligatoria, e l'hanno fatto sottolineando quando imparato in quel periodo trascorso con indosso un'uniforme. "'Il militare non odia chi ha di fronte, ama chi ha dietro le spalle'. Mi fu detta al giuramento, e mi rimarrà per sempre", ha scritto Candidoecurioso in un commento sul nostro sito, frase sulla quale bisognerebbe soffermarsi per capire cosa fa e chi è un soldato.
"Sono un ottantenne ex Parà della Folgore e mi associo alle lettere inviate a quella persona che da anni approfitta di essere in tv", scrive Iogonny, che ha vestito una delle uniformi più gloriose delle nostre Forze Armate, quella della Folgore, che tanta gloria ha regalato a questo Paese e il cui motto è "Come Folgore dal cielo... Come Nembo di tempesta". Nel 1993 furono 4 i paracadutisti che morirono in Somalia, in due diversi attacchi da parte dei miliziani, durante la missione di pace UNOSOM II. I primi caddero durante la battaglia del Check Point Pasta a Mogadiscio, gli altri durante l'agguato al porto nuovo di Mogadiscio. "Non si capisce perché ha sempre questo astio contro chi non la pensa come lei, e comunque non dovrebbe offendere trincerandosi dietro alla 'satira'. Cara Littizzetto cosa aspetta ad andare in pensione e stia tranquilla che non ci mancherà, anzi", conclude l'ex Parà.
C'è poi il commento di lonesomewolf, che attraverso Il Giornale ha voluto ricordare i suoi avi che hanno contribuito a scrivere la storia d'Italia: "Sono discendente di una famiglia che ha dato tanto alla Patria, in termini di sofferenza, di valore e di storicità. Un mio antenato fondò l'Accademia Navale di Livorno, fu più volte Ministro della Marina e ingegnere di tante corazzate illustri. Tanto per non dilungarmi, tra tanti miei parenti mio nonno, Ufficiale dei Granatieri, morì combattendo nella prima guerra mondiale, lasciando moglie e tre figli in tenera età". L'attrice, conclude il lettore, "deve le scuse anche a loro, senza se e senza ma". Ma tra i tanti commenti che abbiamo scelto c'è anche quello di un ex militare, Armando45, che partecipò alla missione di salvataggio richiesta dall'Onu nel 1979. La Marina Militare italiana mandò nel Mar Cinese Meridionale alcune navi, in particolare la Stromboli: "Dopo tanti anni ho incontrato un ragazzo (uomo) vietnamita diventato cittadino italiano, quando ha saputo che avevo partecipato al salvataggio dei boat people mi ha abbracciato ringraziandomi". Nonostante, ricorda il lettore, "all'epoca fosse un bambino e non parlava italiano ricordava il nome del comandante della nave della Marina italiana". E rivolgendosi all'attrice, il lettore conclude: "Con le tue battute fuori luogo (e denari che ne ricavi) non potrai mai provare l'emozione che io ho provato abbracciando un degno cittadino italiano nato in Vietnam".
Rumba272000 ha voluto portare tramite noi un pensiero ai suoi parenti e un commento sull'attrice: "Mio nonno fece la Campagna di Russia, mio zio è un alpino orgoglioso di esserlo. La Signora Littizzetto? Una pessima comica". E poi ci sono i commenti di chi ha fatto la leva e poi ha lasciato le Armi, come Umbi2, che esprimendo vicinanza ed empatia verso i militari che si sono esposti con lettere aperte, spiega di essere riflette sul fatto che "bisogna rispettare i sacrifici di chi aiuta e protegge tutti noi. Qualcuno dovrebbe sciacquarsi la bocca prima di sparare castronerie". Anche Simon1975, che ha fatto la leva nel 1994 "con il massimo impegno", ci tiene a sottolineare, dice di sentirsi "offeso dalle parole della Littizzetto".
E ce ne sono anche altri di commenti, e pressoché tutti chiedono una sola cosa: rispetto per gli indossa, o ha indossato, l'uniforme. Soprattutto per chi è morto per il nostro Tricolore e per difendere la pace in altri Paesi.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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