Avete presente la chat antifachic ideata da Massimo Giannini, lodata in diretta da Lilli Gruber, sputtanata su tutti i giornali e infine trasformatasi in una pagina Facebook? Ecco. Ieri sera ne hanno parlato anche Nicola Porro e Giuseppe Cruciani durante l’ormai consueto appuntamento del “Tavolo per due” in onda alla fine della lunga puntata di Quarta Repubblica.
Sorpresa, però: i due non si sono soffermati a lungo sulla resistenza gianniniana al melonismo imperante. No. Al tavolo per due hanno preferito esordire con le parole di Claudio Amendola sulla “deriva orbaniana”, una locuzione ormai buona per tutte le stagioni. “Ieri sono andato dal farmacista perché stavo male - ha scherzato Porro - e mi ha detto che era colpa della ‘deriva orbaniana’”. Replica Cruciani: “Dicono tutti le stesse cose identiche, addirittura Amendola parla di occupazione spaventosa dei media uno che sta sempre in tv?”.
Il dibattito è poi andato avanti discutendo dei sex toys mostrati da alcuni contestatori al generale Roberto Vannacci. Ma anche dei David di Donatello che, alla faccia della “deriva orbaniana”, sono finiti in mano alla Cortellesi e a Garrone per due film su immigrazione e patriarcato. E ancora il pensionato che ha sparato ai ladri, il giovane Matteo Falcinelli picchiato dai poliziotti negli Stati Uniti, i giudici che graziano gli ecoteppisti e via dicendo.
Infine, Cruciani e Porro hanno mostrato ai telespettatori la loro consueta classifica del “e chi se ne frega”, ovvero le notizie della settimana di cui si poteva fare tranquillamente a meno. Al terzo posto la lite tra Mara Maionchi e Tiziano Ferro, sulle presunte pressioni di lei per non farlo dimagrire o dichiarare gay. Al secondo posto Fedez beccato con un’altra donna dopo la separazione da Chiara Ferragni.
E al primo posto, in solitaria, la Bella Chat di Massimo Giannini che sbarca su Facebook. La conclusione dei due conduttori è laconica: “E sti grandissimi c…”, dicono in coro Porro e Cruciani. Tra le risate.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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