"Facevo il mio lavoro". L'ipocrisia di Gad Lerner sui funerali di Berlusconi

Dopo aver criticato i funerali di Stato per Berlusconi, il giornalista partecipa alle esequie. "Sono andato per fare il mio lavoro", spiega lui. Ma i social non perdonano: "Ipocrita presenza, dovrebbe rispettare un defunto"

"Facevo il mio lavoro". L'ipocrisia di Gad Lerner sui funerali di Berlusconi
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Che faccia tosta. Dopo aver criticato i funerali di Stato per Silvio Berlusconi, Gad Lerner a quelle esequie solenni ci è andato di persona. Nel duomo di Milano, in mezzo alla folla commossa, c'era anche lui, che il Cavaliere lo ha osteggiato fino all'ultimo. In un criticatissimo tweet pubblicato prima del rito funebre, il giornalista era persino riuscito a utilizzare la morte della signora Flavia Prodi per attaccare l'ex premier. "C'è un'Italia migliore...", aveva scritto. E allora che ci faceva pure lui sotto le guglie della cattedrale milanese, là accanto al feretro del compianto presidente?

"Ieri sono andato in Duomo per fare il mio lavoro", ha spiegato Gad all'Adnkronos, respingendo le accuse di ipocrisia piovutegli addosso sui social per quella sua presenza ai funerali. Ma se era così contrario alle esequie di Stato, al punto da esternare quella sua opinione in pubblico, Lerner avrebbe più coerentemente potuto seguire il triste evento a casa propria. Attraverso la tv. Oppure avrebbe potuto starsene fuori dal Duomo, come molti suoi colleghi, dove sarebbe comunque riuscito a osservare quel che accadeva da vicino. Peraltro, in un articolo pubblicato sul Fatto, l'ex conduttore si è messo a fare le pulci all'evento funebre e pure ai convenuti con argomentazioni abbastanza fuori luogo rispetto alla circostanza luttuosa.

"Onorare col lutto nazionale la spregiudicatezza di un uomo che, non dimentichiamolo, davvero ha creduto di poter morire da presidente della Repubblica, era ed è il tassello di un piano mirante allo snaturamento progressivo delle nostre istituzioni", ha sostenuto Lerner nel suo articolo. E ancora: "Si riconosce un progetto, nel funerale di Berlusconi. Forse perfino un regime in formazione dietro di lui, nel suo nome". Ci domandiamo a quale evento abbia assistito il giornalista: probabilmente non lo stesso - sobrio e commovente - che milioni di italiani hanno seguito in tv. Certo non lo stesso descritto dall'arcivescovo Mario Delpini, che nella sua omelia ha messo a tacere la retorica e le speculazioni: "Berlusconi, un uomo che ha vissuto e amato. E ora incontra Dio".

Ma, riferendosi alla propria presenza alle esequie, Gad ha anche spiegato: "Ho salutato e abbracciato Francesca Verdini perché lei è stata per anni compagna di spiaggia dei miei figli". Il giornalista, alludendo anche alle polemiche per il proprio tweet contestato sui social, ha quindi aggiunto: "Salvini mi ha stretto la mano e non ha fatto alcun cenno al mio tweet, mantenendo il volto serio dovuto alle circostanze. Riguardo alla mia conoscenza affettuosa con Francesca Verdini, mi ha detto: 'Lo so, lo so'. E poi un semplice 'come stai?'...". E per forza: è ovvio che quello non fosse il momento delle polemiche. Anche perché il mondo non ruota certo attorno ai cinguettii dell'ex conduttore, buoni solo a suscitare qualche screzio virtuale.

E infatti è proprio sui social che sono continuate le critiche al giornalista di origini libanesi, massacrato dalle critiche di alcuni utenti.

"Ecco la coerenza in persona, Gad Lerner prima fa questo tweet per denigrare Berlusconi, e poi va al suo funerale…", ha scritto ad esempio un commentatore. E un altro: "Il Dr. Lerner dovrebbe rispettare un defunto. Nel caso specifico è riuscito ad oltraggiare il Cavaliere sia prima con il suo tweet, che dopo con la sua ipocrita la presenza".

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