Fedez, la Ferragni e quello che l'accordo sulla separazione non dice

Tutto limpido e ordinato. Ma una cosa che stride: l'inelegante motivazione con cui Fedez ha rispedito al mittente la richiesta dell’assegno di mantenimento per i bimbi

Fedez, la Ferragni e quello che l'accordo sulla separazione non dice
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C'è l'accordo e c’è una reazione trionfante da parte dei matrimonialisti di Fedez perché, alla fine, ha vinto la loro linea. Secondo l’accordo di divorzio tra i due "male assortiti", a Chiara Ferragni non andrà alcun assegno di mantenimento per i figli (si dice avesse chiesto una cifra attorno ai ventimila euro mensili) ma il rapper pagherà le rette scolastiche di entrambi che ammontano a circa ventimila euro l’anno. Leone e Vittoria saranno affidati congiuntamente ai genitori, quindi trascorreranno lo stesso tempo con la mamma e con il papà. E sembra anche che i due mediaticamente espostissimi ex coniugi abbiano trovato un accordo sulla gestione "social" dei bambini, ovvero dovranno chiedersi l’autorizzazione l’un l’altro per postare immagini dei figli. Tutto molto limpido e ordinato. Anche se l’unica cosa che stride, a nostro avviso, è l’ineccepibile ma inelegante motivazione con cui Fedez ha rispedito al mittente la richiesta dell'assegno di mantenimento per i bambini. Un contributo che non ha ragione di essere considerato, secondo i legali del cantante, visto che l’influencer può permettersi di provvedere al mantenimento di Leone e Vittoria da sola. Non solo, sembra che gli avvocati abbiano anche citato lo slogan usato dalla Ferragni a Sanremo, quel "pensati libera" ricamato sulla stola, per dimostrare come Chiara faccia dell’emancipazione femminile un valore imprescindibile. Della serie: e allora si accomodi ad essere emancipata.

Il fatto che l’imprenditrice sia perfettamente in grado di provvedere autonomamente ai figli è innegabile ma è altrettanto innegabile che per un genitore che se lo può permettere (e anche Fedez se lo può permettere), mantenere i propri figli dovrebbe essere un motivo di orgoglio se non addirittura un bisogno primario.

Proprio come nutrirli, tenerli al caldo, assicurarsi che stiano bene. Fare un passo indietro dalla loro vita solo perché la mamma è economicamente capiente è, quantomeno, una mossa triste. Quanto al "pensati libera", forse adesso può farlo davvero.

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