Halloween e Ognissanti tra dolcetti e scherzetti

Festività antichissime, celebrate con rituali, usanze e antichissime leccornie. Cosa si nasconde dietro questo rito

Halloween e Ognissanti tra dolcetti e scherzetti
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Halloween e Ognissanti, celebrate tra il 31 ottobre e il 1° giorno di novembre, sono festività dalle radici ancestrali e affascinanti risalenti alla notte dei tempi che intrecciano antichissime tradizioni ed influenze moderne.

Halloween deriva dall'antica ricorrenza celtica di Samhain, che segnava la fine del raccolto e l'inizio dell'inverno. Si credeva che durante la notte di Samhain il confine tra il mondo dei vivi e quello dei morti si assottigliasse, permettendo agli spiriti di tornare sulla terra. Con l'avvento del Cristianesimo la festa di Samhain si fuse con la celebrazione di Ognissanti l' 1 novembre e la vigilia divenne nota come All Hallows Eve, da cui Halloween, una notte e un giorno di commemorazione ma anche di festa, dove piatti, ricette e golosità della tradizione fanno da protagonisti.

Sicuramente il posto d'onore spetta alla zucca, simbolo stesso della festa e regina indiscussa dell'autunno e trasformata in lanterna magica per illuminare la lunga notte. Cucinata al forno, in squisiti risotti, oppure come ripieno per leggendari tortelli riesce a conquistare tutti con il suo sapore appagante. Vi si fanno anche torte soffici e deliziose, arricchite con noci e mandorle, che è tradizione mangiare proprio durante la notte delle streghe.

Insieme alla torta di zucca, sono proprio i dolci di ogni genere, dai cioccolatini ai confetti alle caramelle l'elemento principale di un rituale amatissimo dai più giovani. Bambini e adolescenti, travestiti da spettri, streghe e creature della notte, bussano alle porte delle case chiedendo "dolcetti" , paventando innocui "scherzetti" qualora non fossero accontentati.

Sono poi moltissime le specialità regionali che caratterizzano questo periodo così particolare. Hanno spesso dei nomi un pò tetri ma sono tutte leccornie deliziose. In Lombardia e altre regioni del nord Italia, si prepara ad esempio il "pane dei morti", un dolce a base di frutta secca, spezie e cacao, che viene consumato in ricordo dei defunti. È la volta quindi delle "fave dei morti", biscotti preparati con mandorle, zucchero e albume, tipici di molte zone italiane. La loro forma ricorda le fave, che nell'antichità erano considerate simbolo di rinascita e immortalità. Non possono mancare le " ossa dei morti", dolci croccanti a base di zucchero, farina e albume, un'altra specialità diffusa soprattutto in Italia Centrale e Meridionale. La loro forma allungata e bianca richiama le ossa umane, in un simbolismo che unisce il macabro alla dolcezza. In Sicilia si fabbricano poi i "pupi di zucchero", piccole dolcissime statuine commestibili che vengono regalate ai bambini il giorno di Ognissanti.

Dappertutto poi è tradizione mangiare castagne arrostite, magari proprio di fronte ad un bel camino

acceso, accompagnato da un calice colmo di vino novello.

Rituali e usanze che si ripetono da generazioni, che danno conforto nelle fredde serate autunnali e che racchiudono in sé storie millenarie di genti e di popoli.

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