I cani e il leone, il club dei rosiconi e Berlusconi: quindi, oggi...

Quindi, oggi...: le polemiche sul lutto nazionale, i funerali di Berlusconi e Montanari

I cani e il leone, il club dei rosiconi e Berlusconi: quindi, oggi...
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- Repubblica cita il Financial Times che parla di "problemi per il governo" dopo la morte di Berlusconi. Scusate: ma che volete che ne sappia il FT di quello che succederà al governo?

- "Sui cadaveri dei leoni festeggiano i cani credendo di aver vinto. Ma i leoni rimangono leoni e i cani rimangono cani". Serve altro per descrivere il travaso di bile di Travaglio, Gedi & company?

- Nel giorno della scomparsa di Silvio Berlusconi, l'Associazione dei Piccoli Azionisti di A.C. Milan (Apa) ha proposto che il prossimo stadio del Milan sia intitolato a lui. Sarebbe bello, anzi romantico. E forse pure doveroso.

- Rosiconi ne abbiamo? Sì, ne abbiamo a iosa. La prima in ordine di importanza politica è Rosy Bindi, secondo cui il lutto nazionale sarebbe una scelta "inopportuna". Poi c'è Fratoianni, che al funerale non andrà e considera il tutto "eccessivo". E ancora: Alessandra Moretti ("esagerata una settimana di pausa parlamentare"), Santillo del M5S, il giovane consigliere dem Paolo Romano ("non in mio nome") e ovviamente Tomaso Montanari, il patetico ribelle che non vuole mettere a mezz'asta le bandiere per il Cav. Ora, si potrebbe dire molto. Ma io lascerei la parola al costituzionalista Alfonso Celotto: "Berlusconi è stato il presidente del Consiglio più a lungo in carica della Repubblica italiana, più di Andreotti e De Gasperi. Sebbene sia stata una figura divisiva, merita sia i funerali di Stato che il lutto nazionale. Tanto più che tutti i grandi politici sono divisivi quando sono in vita". Fine.

- Ps: se Montanari non vuole mettere le bandiere a mezz'asta per Berlusconi, nonostante sia stato disposto da Palazzo Chigi il lutto nazionale, lo faccia e chissenefrega. Rischia di risponderne in sede penale e amministrativa, come dice Celotto? Freghiamocene. Certi antiberlusconiani di maniera, poi subito diventati antimeloniani, vivono della luce riflessa di quelli che considerano i loro avversari. Ignorarli è il modo migliore per farli sbiadire nel loro anonimato.

- Un 32enne di Frosinone se ne stava in carcere e il suo avvocato era riuscito a convincere i giudici a concedere gli arresti domiciliari. Piccolo problema: la suocera ha detto no. Scrive l'Ansa che il povero ladruncolo è stato accompagnato dai carabinieri a casa ma quando sono arrivati la donna ha comunicato ai militari di non aver alcuna intenzione di tenerselo ancora con lei. Quindi all'Arma non è rimasto altro da fare che riportarlo in cella. Mi permetto di dire al gentile malvivente che, vista la suocera che si ritrova, forse è meglio restare ar gabbio.

- Trovo indegno, e forse mostra la debolezza di Conte, che il leader del M5S non vada ai funareli di Berlusconi. Così come trovo ignobile che altrettanto non facciano i leader della sinistra. Prendano lezioni da Giorgio Almirante, che si presentò a quello di Enrico Berlinguer. O da Pajetta che andò a quelli del leader Msi. Oppure banalmente da Elly Schlein, che - saggiamente - ha fatto sapere di volerci essere. La morte dovrebbe mettere in secondo piano, mio caro Conte, il calcolo politico di chi non vuole perdere i voti dell'ala radicale del proprio Movimento.

- Riporto così

come lo leggo un lancio dell'Ansa: ++ Caso pm Milano, chiesto un anno e 4 mesi per Davigo ++ - L'ex componente del Csm è imputato a Brescia. Quando il destino è cinico e baro. Ma il Cav non avrebbe esultato.

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